Polvere di stelle//
Art-Picnic, a cura di ArtCityLab
- dalle ore 17.30 alle ore
20.00: “C’è, lo vedi?”, installazione site-specific interattiva di
Manuela Mancioppi;
ArtCityLab è una onlus il cui
scopo è far relazionare istituzioni, cittadini, associazioni e fondazioni,
creando un dibattito sul territorio e facendo interagire tutte le discipline
artistiche. Far partecipare il cittadino e farlo diventare parte del
processo di creazione di un’opera che riflette un’identità contemporanea, è
alla base della ricerca di ArtCityLab.
“C’è, lo vedi?” è
un’installazione site specific interattiva a cura di Manuela Mancioppi,
artista relazionale, interessata a performance, arte esperienziale, public
art, video art, fotografia e installazioni. E’ un progetto collaborativo in
cui si chiede all’utente di entrare in una tenda da campeggio trasparente e
di giocare con fotografie di cieli e di nuvole da manipolare e rimontare a
proprio piacimento. L'obiettivo è vivere stimolare la partecipazione del
pubblico presente e l’interazione con l’opera.
sabato 22 settembre 2018 - domenica 30 settembre 2018
Villa Farinacci,
Viale Rousseau 90, Roma
Performance artistiche, musica, laboratori, lecture: un ricco calendario di
appuntamenti che anima Villa Farinacci.
Dopo oltre 20 anni riprendono vita gli spazi storici restaurati di Villa
Farinacci nel cuore del Parco Petroselli a Roma grazie a MOVE
THE MUSEUM! When Water Touches the Ground,
il Festival di arti visive, performative e multimediali.
Il
progetto del Festival, presentato dal MAXXI insieme all’Associazione
Culturale Roerso Mondo e ZIP_Zone
d’Intersezione Positiva,
ha vinto il bando S’Illumina promosso
da SIAE, e ha l’obiettivo di dare visibilità e attivare la creatività
territoriale, mettendo in relazione le diverse realtà che convivono nel
quartiere, diventando un laboratorio di co-progettazione culturale del
Municipio IV che ha attivamente sostenuto il progetto.
IL FESTIVAL
Nucleo centrale del Festival è il progetto artistico Spettri a
cura di Giulia
Gelmini,
giovane vincitrice dell’open call, per curatori under 35, lanciata a luglio
con l’obiettivo di selezionare un intervento espositivo inedito da affidare
ad artisti o collettivi, anch’essi under 35, residenti in Italia. Il
progetto presenta i lavori di Enrico
Boccioletti, Andrea
Magnani e
del collettivo
DITTO,
pensati appositamente per gli spazi della villa: un gioco di ruolo,
un’antenna che traduce segnali radio in immagini, azioni di un gruppo di
attori fantasma, tutte opere che giocano con l’immaterialità, il vuoto e la
memoria, permettendo così alla storia della villa di rivivere attraverso
l’attivazione dei suoi spazi.
Ma non solo: dal 22 al 30 settembre Villa Farinacci si anima con concerti,
workshop, incontri, letture e tanto altro.
IL PROGRAMMA
Sabato 22 Settembre | INAUGURAZIONE ore
18.00 ARTE |
Attivazione percorso sonoro e storytelling MOVE THE MUSEUM! ore
18.30 ARTE |
Inaugurazione del progetto espositivo Spettri a
cura di Giulia Gelmini
con opere di Enrico Boccioletti, Andrea Magnani e il collettivo DITTO
LETTERATURA | Racconti
ai margini con
Flavia Piccinni ore
18.50 – 20.05 – 21.20 – 22.35 – 23.50 ARTE|
Attivazione live dell’opera di Enrico Boccioletti Variazione:
Intraducibile ore
19.00 ARTE |
Performance PerhapsEmpire di
Andrea Magnani
MUSICA |
Live music a cura dell’Associazione Roerso Mondo ore
22.00
MUSICA | Silent
Disco con
Jacopo Moi aka Falange
(Electroswing, Balkan, Rock ‘n Roll, Elettronica), Gianluca Sportielli (Black
Music, Funk) e Manuel D’Amario (House Music, Commerciale, Revivals) ore
01.00 chiusura Villa
Domenica 23 Settembre
dalle ore 10.00 alle 19.00 ARTE |
Percorso sonoro e storytelling MOVE THE MUSEUM! ARTE |
Progetto espositivo Spettri a
cura di Giulia Gelmini ore
10.30
WORKSHOP |
Laboratorio A
parole tue a
cura di ecollective
Workshop su tematiche linguistiche per bambini dai 4 anni e famiglie
(bambini di 4 – 5 anni accompagnati) ore
12.15 – 15.45 – 17.05 ARTE |
Attivazione live dell’opera di Enrico Boccioletti Variazione:
Intraducibile ore
15.30
WORKSHOP |
Laboratorio Cartoni
Animali a
cura di Per fare un gioco, per bambini dai 3 ai 12 anni ore
17.00 ARTE |
Performance Perhaps
Empire di
Andrea Magnani
WORKSHOP |
Laboratorio Mettete
dei fiori nei vostri palloni a
cura di Valentina Correani per bambini dai 5 agli 8 anni – prenotazione
obbligatoria (fino a un max di 15 partecipanti) ore
18.00
MUSICA |
Concerto Jazz del gruppo Trisonic
Trio a
cura del comitato Kant-Nomentana ore
19.00 chiusura Villa
Lunedì 24 Settembre
dalle ore 15.00 alle 20.30 ARTE|
Percorso sonoro e storytelling MOVE THE MUSEUM! ARTE |
Progetto espositivo Spettri a
cura di Giulia Gelmini ore
18.00
LETTERATURA | Racconti
ai margini con
Tommaso Giagni ore
18.30
WORKSHOP | Incontro
con Sergio Stivaletti a cura dei comitati Kant-Nomentana e Umanistan ore
20.30 chiusura Villa
Martedì 25 Settembre
dalle ore 15.00 alle 19.00 ARTE |
Percorso sonoro e storytelling MOVE THE MUSEUM! ARTE |
Progetto espositivo Spettri a
cura di Giulia Gelmini ore
16.30 ARTE |
Conferenza su Roberto Farinacci a cura della Prof.ssa Daniela De Angelis –
Liceo Artistico Enzo Rossi e del Prof. Arch. Valerio Palmieri – Università
Roma Tre ore
18.00
WORKSHOP |
Intervento a cura di RETAKE Rome
condotto da RetakeTorraccia
LETTERATURA |
Racconti ai margini con Elvis Malaj ore
19.00 chiusura Villa
Mercoledì 26 Settembre
dalle ore 15.00 alle 19.00 ARTE |
Percorso sonoro e storytelling MOVE THE MUSEUM! ARTE |
Progetto espositivo Spettri a
cura di Giulia Gelmini
Giovedì 27 Settembre
Dalle ore 15.00 alle 19.00 ARTE |
Percorso sonoro e storytelling MOVE THE MUSEUM! ARTE |
Progetto espositivo Spettri a
cura di Giulia Gelmini
Venerdì 28 Settembre
dalle ore 15.00 alle 21.00 ARTE |
Percorso sonoro e storytelling MOVE THE MUSEUM! ARTE |
Progetto espositivo Spettri a
cura di Giulia Gelmini ore
17.00
TEATRO | Nello
spazio e nel tempo: incontri impossibili a
cura dell’Associazione Umanistan
Musica, poesia e teatro presso la Biblioteca Giovenale ore
18.30
LETTERATURA | Racconti
ai margini a
cura di Marta Rovetta, con gli scrittori under
35 e
letture di Antonella Britti ore
21.00 chiusura Villa
Sabato 29 Settembre
dalle ore 10.00 alle 22.00 ARTE |
Percorso sonoro e storytelling MOVE THE MUSEUM! ARTE|
Progetto espositivo Spettri a
cura di Giulia Gelmini ore
10.30
WORKSHOP |
Laboratorio A
parole tue a
cura di ecollective ore
15.00
WORKSHOP |
Laboratorio Pane,
amore e.. a
cura di ecollective per bambini dai 7 anni di età e famiglie ore
16.30
WORKSHOP |
Laboratorio Spontaneo
Urbano tour
esplorativo nel giardino di Villa Farinacci a cura di Valentina Correani /
L’Esortista ore
17.00
WORKSHOP |
Laboratorio Retake a
cura di RetakeTorraccia ore
17.30 ARTE| Relazioni
Temporanee,
un progetto performativo di Manuela Mancioppi – Liceo Artistico Enzo Rossi ore
18.00 ARTE | Omaggio
a Monet,
sfilata a cura del Liceo Artistico Statale “Enzo Rossi” ore
19.00 ARTE |
Performance Perhaps
Empire di
Andrea Magnani ore
20.00
MUSICA |
Concerti under 35 con Il
Giardino degli Specchi
(ambient post-rock), Giusi’s
Band(pop-rock), Fifties
Underground (rock
progressive) a cura dell’Associazione Culturale Volare in collaborazione con
Scuola Popolare di Musica Etnofonie ore
22.00 chiusura Villa
Domenica 30 Settembre
dalle ore 10.00 alle 19.00 ARTE |
Percorso sonoro e storytelling MOVE THE MUSEUM! ARTE |
Progetto espositivo Spettri a
cura di Giulia Gelmini ore
10.30
WORKSHOP|
Laboratorio Pane,
amore e… a
cura di ecollective FOOD |
Pic-nic Interculturale ore
13.30
MUSICA | Jam
Session con
gli ospiti del CAS della Croce Rossa Comitato Municipio IV accompagnati da
Fabio Fochesato (contrabbasso), Nicola Bucci (flicorno, sax), Massimo
Bognetti (chitarra), Adriano Galliani e Alfredo De Vivo (percussioni). A
cura di dell’Ass. Culturale Volare in collaborazione con Scuola Popolare di
Musica Etnofonie ore
15.00
WORKSHOP|
Laboratorio A
parole tue a
cura di ecollective ore
17.00 ARTE |
Performance Perhaps
Empire di
Andrea Magnani
WORKSHOP |
Laboratorio Mettete
dei fiori nei vostri palloni a
cura di Valentina Correani ore
19.00 chiusura Villa
Per
informazioni sul programma del Festival scrivere a info@zipart.it
RELAZIONI TEMPORANEE, performance urbana relazionale di
Manuela Mancioppi - Liceo Artistico “Enzo Rossi”- Roma.
Un progetto relazionale e performativo , che si sviluppa
attraverso l'utilizzo di abiti da indossare e condividere tra due-tre-sei
persone, "costrette" ad abitarsi. La versione “seconda pelle" presenta
abiti in tessuto stretch e di cotone color carne. Abiti installazione, abiti
performativi, abiti che favoriscono l'incontro e lo scambio.
La performance si sviluppa con il coinvolgimento di 24
studenti - performers del Liceo Artistico “Enzo Rossi”:
Sonia Albergo D'Achille, Giada Altobelli,
Giorgia Andreoli, Russell Crisolo Baylosis, Josilene Caetano, Irene Cinelli,
Gaia Deloriè, Giorgia Di Mambro, Sara Enei, Francesca Gattulli, Alessia
Giulia Guadagno, Caterina Guicciardi, Jin Yinuo, Claudia Manoni, Laura
Mariani, Federica Matera, Chiara Melorio, Alice Mosca, Eliana Petrella, Alice Petrivelli,
Benedetta Rossetti, Sara Sciucco, Adriana Vignato, Huan Rui Wu.
spazi condivisi nel
quartiere de Le Cure | Firenze
Porte Aperte nasce dalla necessità di scoprire e riscoprire le realtà che ci
circondano e che spesso non riusciamo a vedere o a conoscere a pieno.
Il 14 e 15 aprile si apriranno le porte di spazi e locali ma anche quelle di
alcune case private per dare vita ad un'interazione nuova e diversa. Un
viaggio alla scoperta delle attività che animano la vita del quartiere.
L’arte metterà in connessione luoghi e persone attraverso un percorso che si
snoda tra i muri e le strade del quartiere.
Per la prima edizione di Porte Aperte la zona Le Cure è stata una spontanea
scelta. Tanto vicino al centro quanto idealmente lontano dalla Firenze
turistica del centro storico, le Cure è quasi un piccolo borgo, ma il cui
movimento è in continua evoluzione. Sono tante le realtà del quartiere,
associazioni con ruolo fondamentale per il tessuto sociale, eccellenze
fiorentine e attività di respiro internazionale.
Una due giorni in cui aprire le porte dei diversi spazi e quelle di alcune
case private dando vita ad un'interazione nuova e diversa.
Arte, musica, teatro, poesia, laboratori, incontri e soprattutto spazi e
persone da scoprire.
Ci vediamo il 14 e 15 aprile per una "caccia al tesoro" tra le vie strette
del quartiere alla scoperta di attività e persone sono l’anima di questo
quartiere!
Il Programma
SABATO
10:30-12:30
// Officina (Viuzzo dei Bruni 14) / Paper bum bum, laboratorio Metodo Munari.
(A pagamento - su prenotazione:
lofficinadibarbarella@gmail.com)
12-13 // Vivaio (Via Faentina, 59) / Lezione di Yoga, Qi Gong e TaiChiChuan
(su prenotazione: info@jiva.it)
13-16 // Fare Spazio (via Faentina 32r) / Punto ristoro per pranzo.
Attività di video racconto collettivo a cura di Rodef
Group aperta a tutti i partecipanti.
16:30-17:30 // Le Curandaie (via Cirillo 2L) / Inaugurazione Mostra
fotografica di Federica Cucchi e Jessica Carione (aperta fino alle 19.30)
15-18 // Casa Michele Chiocciolini (via Sercambi 45) / allestimento a cura
di MEP (Movimento Emancipazione della
Poesia)
17-20 // Studio Pierallini - Virdis (Viuzzo dei Bruni 16) / Mostra
fotografica di Davide Virdis (ore 17) e performance di Manuela
Mancioppi "A proposito di relazioni" (ore 18)
17-19 // Monogrid (Via del Ponte alle Riffe, 21 R) / Esposizione e demo
degli ultimi progetti su augmented reality, digital e virtual
reality.
19-20 // Sachiko Bradley & Co (Viuzzo dei Bruni, 25) /
concerto Dyonisus (su prenotazione: info@sachikodesign.com)
DOMENICA
14-21 // Officina (Viuzzo dei Bruni 14) / Ristoro in Bottega
+ Hopnn in mostra (street art)
15-16 // Vivaio (Via Faentina, 59) / Lezione aperta ed esibizione di
capoeira con Grupo Escola Regional
16-17 // Porte Aperte #10 / Laboratorio di collage
con Zellart. (A pagamento - su prenotazione:
florenceliveexperience@gmail.com)
17-20 // Studio Pierallini - Virdis (Viuzzo dei Bruni 16) / Mostra
fotografica di Davide Virdis
17-18:30 // Officina (Viuzzo dei Bruni 14) / performance Tra Un Passo E Un
Altro È Un Po’ Come Cadere_manifesto fisico per un nuovo equilibrismo
19-23 // Officina (Viuzzo dei Bruni 14) / Dj set conclusivo e
bottega del pane cocktail bar
SEMPRE APERTI
Mostra Davide Virdis (Viuzzo dei Bruni 16): sabato (17-20) e
domenica (17-20)
Mostra Curandaie (via Cirillo 2L): sabato (16.30 - 19.30)
Sachiko Bradley & Co (Viuzzo dei Bruni 25): sabato (14-20) e domenica
(14-19)
Street art tour:
- Sottopasso di Piazza delle Cure (ingressi da Viale Don Minzoni, Piazza
delle Cure e Viale dei Mille)
- Sottopasso di Via Faentina
- MEP (vari luoghi)
- Opera di Hopnn in Officina (Viuzzo dei Bruni 14) visibile domenica (14-23)
In occasione dell’inaugurazione sarà
presentato il libro di Elena Salvini Pierallini
Si starà a vedere. Parole sui passi
(Altralinea, 2018)
Elena Salvini
Pierallini
Firenze 1934
La ricerca di Elena Salvini
Pierallini si è caratterizzata sin dall’inizio per una rara autonomia
espressiva, nella direzione di un’assoluta libertà, al di fuori degli
schemi, delle mode e tendenze imperanti negli anni Cinquanta e Sessanta. La
passione per l’arte si manifesta precocemente, dopo la maturità classica
Elena Salvini Pierallini si iscrive all’Accademia di Belle Arti e matura poi
nel corso dei decenni uno stile personalissimo. Pur nei cambiamenti inerenti
alla sperimentazione di tecniche differenti, si manifestano alcune costanti:
in primis l’utilizzo del filo, prima con la tecnica del ricamo, poi
dell’intreccio; l’amore per la natura e le sue meraviglie (la natura vista
dall’artista come capolavoro); l’uso non pedissequo di citazioni, un
interesse verso il senso del “tempo” e della “memoria” non solo in accezione
storica e collettiva, ma anche intima e personale.
Ognuna di queste costanti
avrà poi nel corso degli anni elaborazioni successive con allargamenti di
senso, come cerchi concentrici, sino a comprendere varianti sempre più
complesse che la porteranno infine alla riflessione su alcuni temi chiave
della nostra attuale civilizzazione, quali l’invasività del mezzo
pubblicitario, o il ruolo della donna ed altro ancora. La fedeltà a se
stessa, al proprio mondo interiore, è la base e il fondamento di tutto il
suo lavoro, insieme al metodo rigoroso di esecuzione. Una poiesis lenta
nella fase dell’accumulo, della formazione dell’opera e una prassi da cui si
intuisce un estremo rigore in tutte le fasi di lavorazione.
La mostra si
snoda nelle otto grandi vetrine della biblioteca secondo otto
macro-argomenti (1. Nero 2. Semi e Foglie 3. Smemorande e Fili 4. Corazza,
Sassi e Muri 5. Luci/Ombre 6. Tronchi, gufi e lune 7. Nuvole e ali 8.
Giallo), ciascuno dei quali rappresentato da una serie multiforme di opere:
dai “Libri in piedi” ai “Libri da sfogliare”, dalle opere che compongono il
ciclo degli “Esercizi su la fragilità”, a quelli delle “Scorie in giallo”, o
delle “Visite di foglie”, o “Chiari del bosco”, e ancora da quelle
raggruppate sotto la voce “Affinità”, oppure “Diritto e Rovescio”. Assieme a
queste fotografie, quadri ricamati, agende Smemoranda.
“Il
libro per Elena Salvini Pierallini si trasforma in un percorso, in un
viaggio continuo.
I “Libri in
piedi” sono “libri d’artista”, elaborati tutti a mano, ovviamente in un solo
esemplare, montati a “organetto”, così che possano essere disposti, appunto,
“in piedi”, a coglierne, con un solo sguardo, in una lunga striscia piegata,
il variato, ricco contenuto. In questa serie di libri si manifesta, infatti,
in una continua variazione, tutto il mondo espressivo dell’autrice che tende
a coinvolgere, nella sua complessità, il significato della (sua) vita e,
attraverso quella, i tanti significati della natura, della terra, i tanti
segreti del cielo, maturati attraverso una cultura millenaria, e quelli
dell’universo intero.[...]
è la
fotografia, cui Elena Salvini Pierallini affida la memoria quotidiana dei
suoi affetti, del suo vivere, della sua incessante curiosità, che l’ha
sempre portata, infaticabile, in giro per il mondo, a scoprirne sempre nuovi
aspetti e a raccogliere, per una sua stimolante collezione ‘in progress’,
anche piccolissime testimonianze che si faranno, di volta in volta, temi e
forme nei suoi lavori (si tratta di sassi, di conchiglie, di legnetti
‘lavorati’ dal mare, dal sole, dal vento, e di foglie, fiori, bacche…).
E, a legare in
una trama sottile e costante (che è la trama della vita, quel gomitolo che
le Parche svolgono per ognuno), il filo che si ricollega al ricamo, e che si
fa rete, struttura della raffigurazione, gestualità astraente. I fili
sembrano voler trattenere e commentare i suoi assemblaggi, intrecciando tra
loro le diverse pagine, nelle quali la fotografia si unisce, appunto, a
piccoli reperti, sottolineando percorsi divaricati ma coerenti, intessendo
raggi di luce, facendo, infine, di questi libri, vere opere plastiche,
tridimensionali. I libri d’artista, si riportano, tutti, alla ricchezza
della memoria, una memoria continuamente contaminata, intrecciata, fatta di
rimandi e di sovrapposizioni…”
Tratto da
Lara-Vinca Masini,Libri
in piedi,
Maschietto editore, 2002
Le sue opere
sono presenti in numerose collezioni pubbliche, tra le quali la sede della
Regione Toscana, la Biblioteca Nazionale di Firenze, l’Accademia dei
Georgofili, l’Istituto di Poggio Imperiale, l’archivio del Centro per l’Arte
Contemporanea Luigi Pecci.
Sono
presenti anche in numerose collezioni private italiane e straniere: tra le
più prestigiose quella del Principe Carlo d’Inghilterra, quella della
Famiglia Rockefeller e quella di Barbra Streisand negli Stati Uniti.
XFORMEET.IT 2017
|
performers meeting Italia
incontro nazionale autogestito della Performance italiana
8 - 9 - 10 dicembre 2017
Centro Agorà, via delle Trombe 6, Lucca
Coordinamento a cura del Collettivo Superazione
Con il patrocinio e la collaborazione dell’Assessorato alla
cultura del Comune di Lucca
L'intento di xformeet.it è di creare un momento di scambio di
esperienze tra artisti italiani, organizzatori e curatori interessati alla
Performance (e comunque aperto al pubblico dell'arte).
Si vuole creare un evento che permetta ai performers italiani di
far crescere la propria arte in un confronto aperto e collaborativo che, pur
preservando le caratteristiche di ogni singola esperienza, permetta ad
ognuno di migliorarsi e far evolvere l'arte della performance nel suo
complesso.
Il tema proposto (ma non esclusivo) di questo primo xformeet.it
2017 è
<+ RELAZIONI +>
Si invitano artisti, curatori e operatori dell'arte a partecipare
al meeting proponendo workshop, dibattiti, presentazioni e performance da
inserire in un calendario auto organizzato in rete, tramite la mailing list
xformeet@yahoogroups.com, e che sarà pubblicato su questo sito del meeting.
Essendo il primo anno che si organizza si intende sottolineare
l'importanza di partecipare creando appunto RELAZIONI tra i diversi artisti,
i diversi generi, le diverse idee, i luoghi e gli spettatori. Con la
convinzione che la performance sia principalmente un'arte che si basa sulla
capacità di mettere in relazione argomenti, situazioni, tempi, materiali ed
esistenze apparentemente lontane tra loro, per favorire il superamento di
confini di ogni genere e limiti culturali che ostacolano la libera
circolazione di idee e lo sviluppo di energie creative.
informazioni@xformeet.it
Performers:
- Alerti-Larini-Sanna "Anima/Lì" - Chiara Burgio & Datura Martina Lo Conte
"Moonlight Reflection" - Enzo Correnti e Guroga "Esserci
senza esserci" - Correnti-Onol-Ripari "L'arte ai tempi
della chirurgia estetica" - Cupisti & Sanna & Sireno "i fi-g-li
delle pietre" - Luca De Silva & Ubaldo Molesti
"Palindromo" - Manuela Mancioppi "A proposito di
relazioni" - Vincenzo Fiore Marrese (Teatro
Anatomico) "Lungo il corpo" - Luca Leggero "SMART MUSIC FOR SMART
LIGHT DANCERS#SM4SLD" - LIUBA "Interactive Performance Talk",
"Videoworks from performance - selection" - Murat Onol "Questa non è un'azione" - Mauro Pispoli "Quando il tuo mito è a
portata di scatto!" - Stefania Puntaroli & Stefano Vicentini
"Armonia frattale" - Niousha Rezaeinia "Il clown",
"Istruzione per l'uso" - Ina Ripari "Closed eyes" - tekiuen "SAKINA" - Elvira Todaro "Cerimonia Sette Muri"
con discussione e progettazione partecipata - Giacomo Verde "EffimerAzione", "Vita
Vegetale", "Artist=Zombie 2.0 ovvero conferenza su denaro politica e morte
dell'Arte"
XXVI Rassegna
internazionale “Incontri d’Arte” seconda parte
a cura di Alessandra Borsetti
Venier
La Barbagianna: una casa per l’arte contemporanea |Pontassieve
(Firenze), via di Grignano 25
Sabato 9 settembre 2017
dalle ore 17 alle ore 22
Anche la seconda parte della Rassegna continuerà ad essere una festa del
“fare arte” in occasione dei ventisei anni di attività della Barbagianna.
Dal 1992 l’artista ed editore Alessandra
Borsetti Venier ha dedicato la proprie casa a
luogo espositivo per l’arte contemporanea,
nonché a residenza per giovani artisti;è
anche la sede della casa editrice MORGANA EDIZIONI, dell’associazione
culturale MultiMedia91 e dell’Archivio della Voce dei Poeti.
Lo spirito che anima da tanti anni questi “Incontri d’Arte” si origina dalla
consapevolezza che serve per prima cosa rifiutare ogni separatezza e
frantumare i codici tradizionali di comportamento nel tentativo di produrre
arricchimento reciproco in un sistema dove arte e scienza, impegno morale e
politico coincidano. È così che questa casa diventa il luogo ideale
d’incontro tra i diversi linguaggi artistici e l’operosità, il luogo che
accoglie e ospita.
Davvero una prova di forza, amore e resistenza che merita di essere
festeggiata insieme ai tanti amici poeti, scrittori, intellettuali,
musicisti, artisti visivi con i quali in questi anni si sono condivisi
progetti, idee e passioni. Un invito speciale a chi vorrà essere presente e
partecipe per la prima volta
perché chi condivide questi pensieri è un ospite gradito!
Programma dalle 17 alle
22
Ai saluti istituzionali seguono le presentazioni delle due mostre dedicate
all’arte visiva.
La prima, DIVERSO FEMMINILEdi Carlo Cantini, è
allestita al primo piano della casa, perfettamente integrata con
l’arredamento di tutte le stanze sia private, sia della sede di Morgana
Edizioni, dell’Associazione MultiMedia91 e dell’Archivio della Voce dei
Poeti, aperte al pubblico per la durata di tutta la Rassegna, da luglio a
fine ottobre e visitabili su appuntamento. La mostra così installata
diventerà l’occasione per apprezzare l’arte “abitata” e non esposta in uno
spazio neutro come in una galleria o in un museo. Sarà commentata dagli
interventi critici di Valerio Dehò exdirettore del Kunst
Merano Arteedell’archeologa Gemma Bechini.
Il percorso del DIVERSO FEMMINILE ha inizio con le prime fotografie della serieL’evoluzione femminile del 1974e attraversa oltre quarant’anni
di lavoro e sperimentazione durante i quali questo tema è stato al centro di
molteplici interpretazioni. Negli anni Ottanta, Cantini si è dedicato alla
figura umana in movimento: il riferimento iconografico è a due personaggi
della mitologia della Grecia classica, Achille e Cassandra sotto l’influenza
di Christa
Wolf, autrice del volume Cassandra (1983).
Sono studi sul colore, sulla forma che si dilata, si muove, rendendosi
irriconoscibile. Dapprima l’artista ha indagato sul colore come veicolo di
emozioni per poi passare ai concetti di genere, maschile e femminile.L’ “ambiguità” e il
“doppio” sono i temi dominanti lungo tutto il percorso espositivo con
personaggi immersi nella dimensione del tempo e dell’intimità.
La seconda mostra RIPORTATI ALLA LUCE è della giovane artista
Vanessa Costantini presentata da Andrea Granchiordinario dell'Accademia delle
Arti del Disegno e da Laura Monaldi critica d’arte. Nelle
stanze del piano terra e della ex stalla l’artista ha creato installazioni
affascinanti dal forte impatto visivo.
“La mostra di Vanessa
Costantini - scrive Laura Monaldi - è un percorso artistico nei misteri
della comunicazione: di opera in opera i linguaggi espressi fra forature,
collage e giochi di bianco si tramutano in segni ancestrali e primordiali,
il cui messaggio sfiora il misterico e attira lo sguardo del fruitore per il
senso dell’ignoto che ne emerge. Lo spettatore può immergersi tra luce e
buio, in un dialogo intimo e segreto in cui si alternano grandi e piccoli
formati, per far esaltare il labile confine esistente fra ciò che si può
esprimere e ciò che è inesprimibile. L’artista riflette sullo status
dell’informazione e della trasmissione del messaggio in una contemporaneità
multimediale e tecnologica che sembra cedere inesorabilmente alla precarietà
e alla mutevolezza.
In questa mistica
atmosfera di trasparenze, luci e ombre le opere dell’artista si pongono al
di là del tempo e dello spazio, alla ricerca di un senso e di una rinnovata
concretezza che l’arte contemporanea deve riscoprire nell’inevitabile
saturazione dei linguaggi, sempre più dominati da una tecnologia invasiva”.
La rassegna prosegue con
Massimo Mori
sperimentatore intermediale della poesia visiva e fonetica che eseguePOESIA
AGENDA EST... performando l’esistere.
Fa seguito la presentazione del libroACRONOS di Antonino
Bove, Morgana Edizioni. Ne parla Aldo Frangioni conversando con
l’autore.
Seguono gli annualiINCONTRI CON LA PERFORMANCE ART
che, per questa Rassegna, si avvalgono della collaborazione con il
Collettivo SUPERAZIONE.
Saranno presentii performers: Nicola Bertoglio, Manuela Mancioppi,
Murat Onol, Lorena Peris, Niousha Rezaeinia che realizzeranno le loro
azioni e installazioni in vari luoghi interni ed esterni della casa.
Giacomo Verde,
docente di Teatro multimediale alla Alma Artis
Academy di Pisa, presenterà il Collettivo SUPERAZIONE
e, a seguire, terrà una conferenza su
PERFORMANCE E CORPI DIGITALI.
Farà
seguito PENSIERO-AZIONE-DESTINO la performance di Elisa Zadi
presentata da Erika Lacava.
“La performance - scrive Erika Lacava - è pensata come un rituale
iniziatico-purificatore che metterà in relazione un elemento naturale, un
albero di olivo, con il corpo dell’artista. Colori, forme e azioni si
susseguiranno in una mutevolezza di accadimenti simbolici e simbiotici fra
la donna e l’albero, a cui il pubblico sarà invitato a partecipale
dispiegando dei cartigli-xilografie contenenti messaggi che assumeranno la
ritualità del dono intesa come gesto d’offerta.
PENSIERO-AZIONE-DESTINO trae ispirazione dall’omonimo testo di Marco Ferrini,
filosofo e direttore del Centro Studi Bhaktivedanta di Pisa. In questo
saggio viene rivendicato Partendo da questo,
l’artista vuole l’importanza e la potenza del pensiero come azione
primaria del nostro essere e della nostra volontà sul realizzarsi del
destino”.
Dopo la cena sull’aia sarà
proiettato il mediometraggioACRONOS del regista Maicol
Borghetti (21’) al quale seguirà la performance
LA CONCENTRAZIONE DELL'UNO INTESO COME OVUNQUE
di Luca De Silva
con musiche di Cristiano De Silva.
Durata delle
mostre: 9 settembre - 31 ottobre 2017.
Per l’inaugurazione L’Archivio
della Voce dei Poeti sarà aperto al pubblico.
Apertura speciale per
AMACI
sabato 14 ottobre ore 17-20 per la Tredicesima Giornata del Contemporaneo.
Con il patrocinio di:
Regione Toscana, Città Metropolitana Firenze, Comune di Firenze, Comune di
Pontassieve. Con la collaborazione di:
MultiMedia91, Archivio della Voce dei Poeti, Morgana Edizioni,
Area N.O., FIDAPA Firenze, Agricult Firenze, Collettivo SUPERAZIONE.
Info: INGRESSO LIBERO - visita alle mostre su appuntamento 055 8398747 - 335
6676218
La Barbagianna: una casa
per l’arte contemporanea, Pontassieve (Firenze), via di Grignano 25.
Un’installazione site-specific interattiva che indaga sulle modalità di
fruizione, uno a uno, uno a molti, ecc. C’è, lo vedi è un modello diverso
di comunicazione e un’opportunità di relazione immersiva e altamente
interattiva con l’opera, pur non avendo nulla a che fare con la tecnologia
digitale o informatica. Manuela Mancioppi agisce piuttosto nell’alveo
della partecipazione del pubblico e della possibilità di mettere in gioco
la creatività del singolo che entra a far parte integrante del progetto,
nella veste di coautore. Così facendo, si trasforma il nostro approccio di
fronte all’informazione dell’arte che da simbolico, diventa sperimentale e
pratico. Un progetto collaborativo in cui si chiede all’utente di entrare
in una tenda da campeggio trasparente e di giocare con fotografie di cieli
e di nuvole da manipolare e rimontare a proprio piacimento.
Un’installazione che indaga sulle potenzialità sinestetiche di
un’esperienza che non trova compimento se non nella risultante di un tempo
che è determinato dal pubblico stesso. Cielo vedi è un invito a guardare
il cielo all’interno di uno spazio orizzontale che è totalmente
subordinato al processo creativo del gruppo con cui si relaziona, in cui è
fondamentale il significato dell’interazione tra spazio materiale proposto
e spazi immateriali risultanti. Lo spettatore si trasforma in utente che
può cambiare il lavoro con le sue scelte, diventando coautore di
un’esperienza sensoriale intensa che somiglia ad un “lavoro in corso” o ad
un cantiere aperto permanentemente. Matilde Puleo
Corpus Mine è
una mostra di arte contemporanea che si basa sulla rilettura di un luogo,
la Miniera, affascinante e misteriosa oggi, luogo di produzione e di
lavoro allora. La materia, cuprum, veniva estratta in un processo
ripetitivo e impulsivo, macchina-motore di una produzione industriale. La
materia stessa è oggetto e soggetto delle opere degli artisti che rivivono
e rimettono in moto gli spazi della Miniera, prende così forma il Corpo
della Miniera. Ogni artista si è messo a confronto con gli spazi tramite
interventi che ne accentuano la dimensione suggestiva e arcana, sapienti
equilibri tra luce e ombra, leggerezza e pesantezza. Linguaggi espressivi
diversi ma complementari che affrontano ciò che la Miniera trapela
ridefinendo la percezione e suggerendo prospettive diverse da cui
osservare lo spazio.
22 luglio Opening (evento gratuito)
ore 18.00, presentazione del catalogo e introduzione alla mostra.
Interverranno: Michela Vianelli (Cooperativa Itinera), Ylenia Rose Testore
(curatrice della mostra), Sandro Cerri (Sindaco di Montecatini Val di
Cecina), Fabrizio Rosticci (scrittore e studioso).
ore 19.00 visita a Corpus Mine in compagnia
della curatrice Ylenia Rose Testore;
sabato 1
luglio 2017 - ore 18.00-23.00 - ingresso libero
1 luglio -
10 settembre 2017
GAMC -
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”
Palazzo
delle Muse - Piazza Mazzini - Viareggio
Sabato 1
luglio presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” di
Viareggio verrà presentato in anteprima il numero 14 della rivista d’autore
BAU Contenitore di Cultura Contemporanea, verrà inoltre inaugurata
l’esposizione multimediale GPS - Global Participation System (fino al
10 settembre). Seguendo la sua vocazione sperimentale nelle arti visive e
nei più diversi linguaggi, BAU ha immaginato un singolare numero di forma
circolare, con lavori originali di oltre 70 partecipanti internazionali
contenuti in un cofanetto cilindrico. In 14 anni di attività, BAU ha
coinvolto oltre 800 autori provenienti da ogni angolo del pianeta,
dall’Australia alla Cina, dal Sud Africa all’Iran. La rete di contatti che
si è andata consolidando attorno alla pubblicazione d’autore si configura
sempre più come un vero e proprio “sistema di partecipazione globale”. Il
numero 14 della rivista ha appunto per tema “GPS - Global Participation
System”: come un impianto GPS, BAU si fa ricettore dei
diversi “segnali di posizione” inviati dai satelliti creativi nella sua
orbita, per poi suggerire traiettorie favorevoli ed obiettivi utili.
La mostra
BAU GPS comprende, oltre ai lavori contenuti nel nuovo numero, una serie
di opere e installazioni originali di autori presenti in BAU 14 e una
selezione di lavori visuali in tema concessi in prestito dall’Archivio Carlo
Palli di Prato, con artisti storici quali Andy Warhol, Henri Chopin, George
Brecht, Ketty La Rocca. L’inaugurazione della mostra sarà seguita (a partire
dalle ore 18.15) dalla presentazione della rivista BAU Contenitore di
Cultura Contemporanea. Introdotto dal Direttore Scientifico della GAMC
Alessandra Belluomini Pucci e da membri della redazione BAU, l’evento
comprenderà proiezioni e performance sonore di alcuni partecipanti alla
rivista: Maicol Borghetti, Le Forbici di Manitù, Brigata Topolino, My Cat Is
An Alien. Alle 19.00 verrà offerto un aperitivo sulla terrazza della GAMC,
seguito alle ore 21.00 dal concerto Tinnitus Tales delle Forbici di
Manitù, con ospite il gruppo Deadburger.
L’Associazione culturale BAU di Viareggio
assembla, produce e distribuisce dal 2004 un periodico a scadenza annuale -
BAU Contenitore di Cultura Contemporanea - che raccoglie in una
scatola-contenitore lavori originali in forma di multiplo di autori
nazionali e internazionali. Esemplari di BAU sono conservati presso numerose
biblioteche, musei, archivi e importanti collezioni, dal MART di Rovereto
alla Tate Modern di Londra.
Gli autori di BAU 14: Paolo Albani,
Nino Alfieri, Silvia Ancillotti, Nora Bachel, Enrico Baj,
Calogero Barba, Riccardo Bargellini,
Hilde Bauer, Diego Bertelli / Marlynn Wei, Antonella Besia, Giovanni
Bianchini, Maicol Borghetti, Antonino Bove, Brigata Topolino, Luca
Brocchini,
Giuseppe Calandriello, Gloria Campriani, Cinzio Cavallarin,
CCH, Gian Luca Cupisti,
Luca Da Silva,
Gabriele Dini, Gillo Dorfles, Bicio Fabbri,
Gionata Francesconi, Benna Gaean
Maris, Carlo
Galli,
Cristina Gardumi, Massimo Gasperini, Delio
Gennai, Gumdesign, Andrea Hess,
Barbara Höller, Margherita Labbe, Gianni Landonio, Le Forbici di Manitù /
Emanuela Biancuzzi, Jikke Ligteringen, Lello Lopez, Luciano Maciotta, Dieter
Maertens, Manuela Mancioppi, Gualtiero Marchesi,
Vincenzo Marsiglia, Vincenzo Merola,
Vito Mollica,
Rachel Morellet / Till Riecke,
Maria Mulas, Mario Mulas,
Sabine Müller-Funk, My
Cat Is An Alien, Francesca Nacci,
Giulia Niccolai, Michela Nosiglia, Guido
Peruz,
Luisa Protti, Ptrzia (TicTac), Ina Ripari, Margherita Levo
Rosenberg, Stefano Ruggia,
Massimo Salvoni, Caterina Sbrana, Luca Serasini,
Max Serradifalco, Skemp
(Marcus Homatsch), Lino Strangis,
Maria Cristina Tangorra, Paolo
Tarsi /
Fauve! Gegen A Rhino, Romeo Traversa,
Tommaso Vassalle, Giacomo Verde,
Simona Vignali.
Archivio Carlo Palli: Roberto Barni,
Lapo Binazzi, George Brecht, Umberto Buscioni, Luciano Caruso, Giuseppe
Chiari, Henri Chopin, I Santini Del Prete, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci,
Stelio Maria Martini, Eugenio Miccini, Alessandro Poli (Superstudio), Gianni
Ruffi, Sarenco, Franco Vaccari, Ben Vautier, Andy Warhol.
Testi e contributi redazionali: Vera Agosti,
Giovanni Anceschi, Giorgio Bonomi, Luciano Caprile, Patrizio Cipollini,
Attilio Maltinti,Enrico Mattei.
La grafica
del Contenitore di Cultura Contemporanea e dell’allestimento mostra è
di Gumdesign.
Orario:
luglio-agosto: 18.00-23.00 - settembre: 15.30-19.30 - chiuso il lunedì
www.gamc.it
- gamc@comune.viareggio.lu.it - t. 0584 581118 - www.bauprogetto.net -
info@bauprogetto.net - t. 0584 944546
Manuela Mancioppi per
BAU 14 - GPS Global Participation System
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Associazione MultiMedia91 - AParte Associazione Pecci Arte
presentano l’installazione e la mostra
1 5 2 2SCARPE
ROSSE -ROSSO
DI DONNA
a cura di Alessandra Borsetti Venier
PRATO - Piazza delle Carceri installazione - Polo Campolmi mostra
25
novembre - 16 dicembre 2016
25 novembre: Inaugurazione della manifestazione
ore
10.00 - 16.00 Piazza delle Carceri:installazione
“1 5 2 2 SCARPE ROSSE”realizzata
daAlessandra Borsetti Veniercomposta
da oltre 500 paia di scarpe di femminili dipinte di rosso raccolte con
l’aiuto di associazioni, scuole, biblioteche e cittadini che formano il
numero 1522 del centralinonazionale
multilingue attivo 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno rivolto a donne e
minori vittime di ogni forma di violenza. Chi volesse partecipare
all’installazione può portare delle scarpe femminili totalmente dipinte di
rosseentro le ore 10. In
caso di maltempo l’installazione non verrà realizzata.
ore
16.00 Piazza delle Carceri:
Saluti istituzionali con Matteo Biffonisindaco
di Prato,Simone Manganiassessore
alla cultura,Mariagrazia
Ciambellottiassessore
Pubblica Istruzione e Pari Opportunità,Fabio
Cavalluccidirettore Museo
Pecci,Gianni Antenuccipresidente
Associazione AParte,Loredana
Dragonicoordinatrice centro
antiviolenzaLa
Nara,Alessandra Borsetti
Venierpresidente
Associazione MultiMedia91. Performance
“Guerrieri di pace” diMassimo
Mori e Licia Ianniello.
Tutte
le persone presenti sono invitate a raccogliere un paio di scarpe rosse
dell’installazione e portarlo, facendo il percorso lungo Via Frascati, fino
alla Biblioteca Lazzerini dove si svolgerà la mostra ROSSO DI DONNA. In
caso di maltempo il programma verrà spostato alla Biblioteca Lazzerini.
ore
17.30 Biblioteca Lazzerini,via
Puccetti 3, Sala Campolmi:
inaugurazione della mostra “ROSSO DI DONNA” con 210 opere di altrettanti
artisti nazionali e internazionali.Intervento
critico diAttilio Maltinti.
1 dicembre:PREVENZIONE,
parola d’ordine contro la violenza domestica
ore
21.00 Biblioteca Lazzerinivia
Puccetti 3, Sala Campolmi:
Performance diMurat Onol(Portate
fuori i morti)e diElisa
Zadi(Blu guado)
ore
21.30Sala
delle Conferenze:
CoordinaLuciana Schincodell’Associazione
AParte
-Intervento
della senatriceVittoria
Franco (Contro i femminicidi una nuova cultura della relazione)e
della sociologaRossana
Trifiletti(La violenza
di genere: emergenza o tratto strutturale?);
-Proiezionevideo
Red iceberg - prima partecon
le letture registrate dei poeti:Kiki
Franceschi, Caterina Davinio, Michele Brancale, Annamaria
Ferramoscae la performance
Alullebil diAlessandra
Borsetti Venier;
-Intervento
del magistratoAntonio
Sangermano(Aspetti legali
della violenza) e della dott.ssaMonica
Pieraccioli(La presa in
carico aspetti sanitari);
-Proiezionevideo
Red iceberg - seconda partecon
le letture registrate dei poeti:Mariella
Bettarini, Rino Cavasino, Vincenzo Lauria, Brenda
Porster, Massimo Mori, Gabriella Maleti, Dante Maffia
-intervento
diLoredana Dragoni(Gli
orfani dei femminicidi)centro
antiviolenza La Nara;
-Lettura
di studenti dell’Istituto Keijnes di Prato dei brani di un racconto scritto
dagli zii adottivi di due orfani di femminicidio.
ore
22.30Piazzale
del vascone:
Alessandra Borsetti Venierperformance
BUGADA con la partecipazionedi
giovani, artisti e cittadinicoordinati
daErica Romano.La
performance si svolgerà nel piazzale del Museo del Tessuto e si potrà vedere
dalle finestre della Sala delle Conferenze e da quelle del lato lungo della
Biblioteca.
AParte, c/o
Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, viale della Repubblica 277,
Prato - tel. 335/8330487 info@aparte.prato.itc
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PARI OPPORTUNITÀ
Patrocinio: Regione Toscana - Comune di Prato - Centro Luigi Pecci Prato
Collaborazioni: FIDAPA Firenze Centro, Area N.O. Firenze - Archivio Carlo
Palli Prato - Archivio della Voce dei Poeti Pontassieve - Associazione BAU
Viareggio - Centro
antiviolenza La Nara Prato - Associazione Ipazia Prato
STUDIO GENNAI Arte Contemporanea | Via S. Bernardo
6 Pisa
in occasione
del finissage della mostra “Arcane Geometrie” di Delio Gennai e Massimo
Gasperini a cura di Ilario Luperini
Domenica 25 settembre 2016,
dalle ore 18.00 presso lo
Studio Gennai Arte Contemporanea
(via San Bernardo 6, Pisa), alla presenza di alcuni componenti della
redazione, avrà luogo la presentazione del numero Tredici della rivista
d’autore
BAU Contenitore di Cultura Contemporanea,
prodotta a Viareggio dall’associazione BAU.
Intitolata
Dress Codex - urgenze contemporanee in veste di rivista,
la pubblicazione include opere di 62 autori internazionali incentrate
sull’universo dell’abito d’artista, la cui ricca tradizione va dai vestiti
Futuristi agli estrosi costumi di scena di musicisti come David Bowie e
Bjork. Ospite dell’incontro l’artista Manuela
Mancioppi,
tra i partecipanti di BAU Tredici, che proporrà una sua performance con
“abiti relazionali” dal titolo Temporary Relationships second skin
(2016).
Approdata in
numerosi musei, biblioteche e importanti collezioni, dal MART di Rovereto
alla Tate Modern di Londra, BAU è una delle più originali e
significative pubblicazioni d’artista attive oggi in Italia. La rivista, in
lussuoso cofanetto progettato da Gumdesign, è prodotta annualmente in
edizioni limitate, con contributi originali di numerosi autori di rilevanza
internazionale operanti nelle più diverse discipline.
Gli autori di BAU Tredici:
Andrea Abati, Aboutiful, Paolo
Albani, Silvia Ancillotti, Fernando Andolcetti, Stella Bach, Nora Bachel,
Nanni Balestrini, Vittore Baroni, Golnaz Bashiri, Anna Valeria Borsari,
Antonino Bove, Luca Brocchini, Myriam Cappelletti, Andrea Chiarantini,
Weixin Chong, Cosimo Cimino, Massimo Cittadini, Carla Crosio, GianLuca
Cupisti, Anne & Mario Daniele, Jakob De Chirico, Luca De Silva, Gabriele
Dini, Graziano Dovichi, Amelie Duchow, Laura V.d.B. Facchini,
Barbara Fluvi,ForA,
Monica Fossi Giannozzi, Ingrid Gaier, Annaklara Galli,
Carlo Galli, Delio Gennai,
Chiara Giorgetti, Gumdesign, Valentina Lapolla, Le Rusco, Margherita Levo
Rosenberg, Lolamur,
Claudia-Marie Luenig,
Marcantonio Lunardi,
Ruggero Maggi, Manuela
Mancioppi,
Ubaldo Molesti,
Rachel Morellet, Gertrude
Moser-Wagner, Mario Mulas, Murat Önol, Virginia Panichi, Guido Peruz,
Lamberto Pignotti, Giorgio Poli, Progetto Utopia, Quek&Cambrai, Claudio
Romeo,
Massimo Salvoni,
Sergio Sansevrino,
Sarenco, Eva Sauer,
Gue Schmidt,
Simoncini.Tangi,
Lorena Sireno, Serena Tani, Nicola Felice
Torcoli, Päivi Vähälä, Tommaso Vassalle, Giacomo Verde, Elisa Zadi, Lucrezia
Zaffarano.
Manuela Mancioppi |
Temporary Relationships second skin
| Pisa 2016
2015-2016 performance relazionale
TEMPORARY
RELATIONSHIPS project 2011-2016
Temporary
Relationships
è un progetto relazionale in progress che nasce nel 2011 con delle sedute
temporanee, abiti-seduta "Temporary Seating", si sviluppa poi con abiti
relazionali pensati per il movimento "Temporary Moving", si trasforma, si
espande in più direzioni con le versioni "second skin" e "dark dream" del 2015.
Si attua attraverso l'utilizzo di abiti in
cotone o lana, realizzati attraverso il recupero di scarti industriali e abiti
usati, divengono abiti relazionali, da indossare e condividere tra
due-tre-quattro persone, "costrette" ad abitarsi, un progetto che si trasforma,
che prende corpo ogni volta che si relaziona. E' una proposta di riflessione e sviluppo intorno alla tematica
di relazione interpersonale e personale, rapporti e legami tra persone, nella
nostra realtà contemporanea, oggi, qui ed ora; è un progetto di indagine
relazionale e partecipativo, volto al coinvolgimento di tutti.
Mario Airò, Giovanni Anselmo,
Massimo Bartolini, Emanuela Baldi, Kornkrit Jianpinidnan, Valentina Lapolla,
Irene Lupi, Marcello Maloberti, Manuela Mancioppi, Giovanni Ozzola,
Prabhakar Pachpute, Antonio Rovaldi, Pantani-Surace, Mauro Staccioli,
Tatiana Villani
Inaugurazione sabato 24 settembre
dalle ore 18:30
ConAltri
raccontiCasa
Masaccio Centro per l'Arte Contemporaneainaugura
il primo percorso espositivo e didattico del progetto di riorganizzazione
scientifica della Collezione Comunale. L'allestimento, curato da Desdemona
Ventroni, si sviluppa attorno a un nucleo di operesite
specifice
a una selezione di installazioni, fotografie e video acquisite dagli anni
Novanta al 2016 e collegate a mostre, performance, residenze e workshop
organizzate dal Centro nel corso di questo arco temporale.
Realizzate da
artisti italiani e internazionali di diverse generazioni, le opere esposte
raccontano l'attività di Casa Masaccio e propongono diverse letture dei suoi
spazi, interpretandone le relazioni con la città e con il territorio del
Valdarno attraverso temi ricorrenti quali la memoria, l'identità, il lavoro,
il viaggio. Aprirà simbolicamente il percorso l'installazione ambientale di
Mario Airò,Welcome
to my monasterio,
creata per Casa Masaccio in occasione della mostra personale dell'artista
nel 1997. Quest'opera, che scandisce una zona di passaggio al piano terra
dell'edificio accogliendo i visitatori e invitandoli a inoltrarsi nelle
varie stanze del Museo, verrà riproposta grazie all'intervento di
ripristino, effettuato in stretta collaborazione con l'artista,eseguito
nell'ambito del programma di conservazione e di valorizzazione del
patrimonio di opere di Casa Masaccio. Sarà
inoltre presentata l'installazioneFuori
dal trecciatodelle
artiste Emanuela Baldi, Manuela Mancioppi e Tatiana Villani, accompagnato
dall'intervento di Valentina Lapolla e il testo di Matteo Innocenti, che
entra ufficialmente a far parte della Collezione Comunale, dopo essere stata
esposta dal 9 luglio al 18 settembre in Casa Giovanni Mannozzi.A
chiudere il percorso museale sarà, invece,il
cortometraggio del registaAlberto
TempiCorso
Italia '96,
che documenta l'installazione di cinque grandi 'ruote' in cemento armato con
cui, nel 1996, lo scultore Mauro Staccioli ha ridisegnato il transito del
centro urbano di San Giovanni Valdarno.
Altre Storiesarà
l’occasione per scoprire CASA MASACCIO – TAG MUSEUM, una app
informativa, pensata per ampliare l’accessibilità del Museo Casa
Masaccio e favorire la comprensibilità della Collezione e della
sua storia, che utilizza le tecnologie più recenti di realtà
aumentata e di riconoscimento visuale di codici e tag interattivi
per consentire la consultazione, attraverso smart devices, di
contenuti crossmediali.
pressoARTFORMS(associazione
culturale) a Prato (VIA GENOVA, 17/8)
avrà luogo la
presentazione delnumero
Tredicidella
rivista d’autore
BAU Contenitore di
Cultura Contemporanea,
prodotta a Viareggio dall’associazione BAU.
Verrà inoltre
inaugurata l’esposizioneDress
Codex - urgenze contemporanee in veste di rivista(fino
al 24 settembre), con opere di 62 autori internazionali incentrate
sull’universo dell’abito d’artista, la cui ricca tradizione va dai vestiti
Futuristi agli estrosi costumi di scena di musicisti come David Bowie e
Bjork.
Durante la
serata saranno presenti autori di BAU con alcune loro creazioni
vestimentarie, l’abito ineluttabilmente legato al corpo
è presentato in mostra e tra gli spettatori in modo da incentivare il
contatto e il dialogo diretto tra il pubblico e i lavori che verranno
presentati. Approdata in
numerosi musei, biblioteche e importanti collezioni, dal MART di Rovereto
alla Tate Modern di Londra, BAU è una delle più originali e significative
pubblicazioni d’artista attive oggi in Italia. La rivista, in lussuoso
cofanetto progettato da Gumdesign, è prodotta annualmente in edizioni
limitate, con contributi originali di numerosi autori di rilevanza
internazionale operanti nelle più diverse discipline.
GLI AUTORI DI BAU
13: Andrea Abati,
Aboutiful, Paolo Albani, Silvia Ancillotti, Fernando Andolcetti, Stella
Bach, Nora Bachel, Nanni Balestrini, Vittore Baroni, Golnaz Bashiri, Anna
Valeria Borsari, Antonino Bove, Luca Brocchini, Myriam Cappelletti, Andrea
Chiarantini, Weixin Chong, Cosimo Cimino, Massimo Cittadini, Carla Crosio,
GianLuca Cupisti, Anne & Mario Daniele, Jakob De Chirico, Luca De Silva,
Gabriele Dini, Graziano Dovichi, Amelie Duchow, Laura V.d.B. Facchini,
Barbara Fluvi, ForA, Monica Fossi Giannozzi, Ingrid Gaier, Annaklara Galli,
Carlo Galli, Delio Gennai, Chiara Giorgetti, Gumdesign, Valentina Lapolla,
LeRusco, Margherita Levo Rosenberg, Lolamur, Claudia-Marie Luenig,
Marcantonio Lunardi, Ruggero Maggi, Manuela Mancioppi, Ubaldo
Molesti, Rachel Morellet, Gertrude Moser-Wagner, Mario Mulas, Murat Önol,
Virginia Panichi, Guido Peruz, Lamberto Pignotti, Giorgio Poli,
ProgettoUtopia, Quek & Cambrai, Claudio Romeo, Massimo Salvoni, Sergio
Sansevrino, Sarenco, Eva Sauer, Gue Schmidt, Simoncini.Tangi, Lorena Sireno,
Serena Tani, Nicola Felice Torcoli, Päivi Vähälä, Tommaso Vassalle, Giacomo
Verde, Elisa Zadi, Lucrezia Zaffarano.
* Saluto
diMonica Marini, Sindaco del Comune di Pontassieve
* Inaugurazione mostra
LA LEGGE DELLA CITTÀdiLuca
Matti - intervento critico diAttilio
Maltinti
La riflessione sul
rapporto uomo-città, che occupa la maggior parte del lavoro di Luca Matti si
manifesta nel dissidio del rapporto con “questa” città e, per estensione,
con “questo” mondo. Un mondo diventato “altro”, reso alieno nella sua
prossimità e generatore di una condizione di solitudine.Nel suo lavoro non
ci sono confini tra disegno, incisione, pittura, video animazione e scultura
in camera d’aria. I vari linguaggi si condizionano e si contaminano
reciprocamente, dando vita a un universo fatto di storie, suggestioni,
sogni: una fiction in bianco e nero. Luca Matti (Firenze, 1964) si
occupa di fumetto, illustrazione e grafica, collaborando con riviste e case
editrici. Si dedica alla scultura dal 1988 creando opere in camera d’aria e
materiali poveri.Da metà degli anni 90 inizia un’intensa attività espositiva
internazionale.
Da sempre attenta alla
condizione della donna nel nostro tempo, Giovanna Sparapani torna ad
affrontare la questione di genere con un progetto fotografico che racconta
ombre e luci dell’immaginario femminile. Le immagini sono suddivise in tre
sequenze narrative legate tra loro da un unico filo conduttore: proporre
un’interpretazione del femminile capace di restituire verità e libertà al
corpo delle donne contro ogni forma di violenza e di strumentalizzazione.Giovanna Sparapani laureata in Storia della Critica d’Arte presso la
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze, da
anni si dedica alla ricerca fotografica con la partecipazione a mostre
collettive e personali. Affianca l’attività di fotografa a quella di critico
d’arte. Vive e lavora a Firenze.
*
Albert MayrIl
percorso armonico e dintornivideo-documentazione
di azione spazio-temporale.Il video, realizzato con la regia di Stefano
Cecchi e con le fotografie di Carlo Cantini documenta, tra l’altro,
un’esecuzione di gruppo del percorsorealizzato nel Parco dei Renai a Signa,
organizzata dall’Archivio Carlo Palli, a cura di Laura Monaldi, l’11 ottobre
2014.
* Massimo
Moripresenta
l’antologiaItalian
Performance Art(Sagep
Ed. 2015) a cura diGiovanni
Fontana, Nicola Frangione e Roberto Rossini.
L’antologia,strutturata
su contributi di ricercatori di rilievo (Brunelli, Fontana, Frangione,
Lupieri, Rossini, Sullo) e su un nutrito apparato storico e bibliografico
(Fontana, Merega, Rossini), è la prima pubblicazione che tratta in maniera
organica la situazione della performance art in Italia, offrendo un quadro
articolato e tracciando le principali coordinate storiche di riferimento.
Partendo dal Futurismo, attraverso la poesia d’azione delle neoavanguardie
novecentesche e la Body Art, arriva a definire le più recenti relazioni tra
gesto creativo e nuove tecnologie. Il volume comprende una raccolta di saggi
teorici e critici e una sezione di schede monografiche a colori che
illustrano il lavoro di quegli artisti coinvolti in modo continuativo
nell’area della performance art.
*
Performance
degli artisti:
Antonino Bove,
ideatore e co-fondatore, nel 2004, dell’Associazione Culturale BAU di
Viareggio che produce l’omonimo Contenitore di Cultura Contemporanea,
presenta la performance dal sapore houdinistico RESUSCITAZIONE;
Jakob
de Chirico,
pittore, performer, fumettista, installazionista, serigrafo, muralista
produce un'arte onnivora che intreccia mille linguaggi, in questa occasione
presenta la performance MANIFESTO PER ROSSINI O MEGLIO PER TUTTI I ROSSINI E
IN PARTICOLARE PER ROBERTO ROSSINI;
Luca
De Silva, dagli
inizi degli anni 70 si occupa di arte contemporanea sia come artista,
esponendo in Italia e all’estero, sia come organizzatore e promotore di
eventi culturali e d’arte. Presenta la performance L’ANIMA DEL CORPO / Il
tatuaggio della Dea. L’immagine della Dea è simbolicamente quella
dell’ultima forma di mitologia femminile, in questo caso della Madonna
dell’Albero blu della Barbagianna, la quale impersona tutti gli aspetti
della mitologia della Grande Dea e della Dea Madre.
Manuela Mancioppi,
artista poliedrica in cerca di luoghi, percorsi, movimenti, cambiamenti,
incontri e scambi attraverso l’utilizzo nomadico dell’esperienza e della
partecipazione, presenta ATTENDO TE un progetto relazionale in progress;
Murat Onol,
artista-poeta, nella performance LONTANO #004 indaga sulla separazione fra
gli individui e la loro solitudine, partendo dal concetto Sufi dell'unione
dell'essere umano con Dio.
Simoncini.Tangi, artisti che uniscono l’arte, la natura e la tecnologia
creando video, fotografie e installazioni, realizzano con la partecipazione
del pubblico l’installazione RETI SOCIALI#RADICI;
Tatiana Villani,
artista che si avvale di diversi media (pittura, fotografia, installazione,
video) per trattare tematiche inerenti all'arte relazionale, alla condizione
socio-politica dell'uomo e al suo rapporto con l'ambiente, propone (DIS)COVER
- performance uno a uno;
Giacomo Verde,
si occupa di teatro e arti visive dagli anni 70. Dagli anni 80 realizza
“oper'azioni” collegate all'utilizzo creativo di tecnologia "povera". È
l'inventore del "tele-racconto" tecnica utilizzata anche per
video-fondali-live in concerti, recital di poesia e spettacoli teatrali. È
tra i primi a realizzare opere di arte interattiva e net-art. Presenta
CODICE DI ESPLOSIONE PITTORICA A DISTANZA CON ILLUMINAZIONE FINALE, una
performance interattiva con Marchingegno E.P.A.D.#1bise#2bis;
Elisa Zadi, il
suo interesse si concentra sulla figura umana, soprattutto femminile,
indagata con una cruda e introspettiva frontalità realizzando alcune serie
pittorico-installative di grande formato. Dal 2015 la figura umana diventa
simulacro attraverso opere-vestiti che rivelano una ricerca di materie e
materiali, dando vita a installazioni interattive e performative. Anche la
performance BLU GUADO è un’installazione pittorico-interattiva dedicata alla
“Madonna del parto” di Piero della Francesca. Si compone di tre elementi:
una grande tenda, un abito-scultura dipinto contenuto in essa e una tinozza
con la tintura di guado. Viene presentata da Marco Palamidessi.
* Cena
(€ 10)
Durata delle mostre:
dal 3 settembre al 31
ottobre 2016
In occasione della
inaugurazione, L’Archivio della Voce dei Poeti sarà aperto al pubblico.
Sabato 15 ottobre 2016 per
la Dodicesima Giornata del Contemporaneo dell’AMACI apertura delle mostre
dalle 16 alle 20.
Con il patrocinio di:
Regione Toscana, Città Metropolitana Firenze, Comune di Firenze, Comune di
Pontassieve
Con la collaborazione di:
MultiMedia91 Firenze, Archivio della Voce dei Poeti Pontassieve, Morgana
Edizioni Firenze, Area N.O. Firenze, Harta Performing Monza, Archivio Carlo
Palli Prato
Info: Via di Grignano 25,
Pontassieve 055 8398747 – 335 6676218 –
Manuela Mancioppi | ATTENDO TE
2015-2016 performance relazionale
TEMPORARY RELATIONSHIPS project 2011-2016
Temporary Relationships
è un progetto relazionale in progress che nasce nel 2011 con delle sedute
temporanee, abiti-seduta "Temporary Seating", si sviluppa poi con abiti
relazionali pensati per il movimento "Temporary Moving", si trasforma, si
espande in più direzioni con le versioni "second skin" e "dark dream" del
2015. Si
attua attraverso l'utilizzo di abiti in cotone o lana, realizzati attraverso
il recupero di scarti industriali e abiti usati "mettitineimieipanni" del
2016, divengono abiti relazionali, da indossare e condividere tra
due-tre-quattro persone, "costrette" ad abitarsi, un progetto che si
trasforma, che prende corpo ogni volta che si relaziona.
E' una proposta di riflessione e sviluppo intorno alla tematica
di relazione interpersonale e personale, rapporti e legami tra persone,
nella nostra realtà contemporanea, oggi, qui ed ora; è un progetto di
indagine relazionale e partecipativo, volto al coinvolgimento di tutti.
Il Progetto a
cura di Heyart nasce dall’idea di impreziosire il Giardino dell’Orticoltura
attraverso un connubio di suoni, colori e immagini, una contaminazione acustica
e visiva per permettere l'incontro tra ambiente naturale e opera d'arte. La
collettiva ha come fulcro centrale l'idea di vivere l'arte nella natura, con le
piante e il verde del giardino a fare da cornice ideale per le opere, lasciando
al visitatore il piacere di un tuffo in un ambiente rilassante per il corpo e
stimolante per la mente. Ogni giovedì ad accompagnare le opere saranno
presentate delle performance di danza/teatro.
Fattore “r” diSimoncini.Tangi
Il fattore “r”,
in biologia è chiamato “r-strategist”, ovvero l’elevata strategia, generata
dalle piante, per far fronte ad eventi catastrofici. Le piante, grazie alla loro
intelligenza e sensibilità, secondo le nuove ricerche scientifiche, possono
diventare uno strumento di indagine, per adottare comportamenti sociali più
idonei all’habitat in cui viviamo. Infatti, nella città, la natura ha imparato a
reimpadronirsi dell’habitat negato, specie “vagabonde” si riproducono facilmente
tra le fessure di un muro, tra le crepe dell’asfalto, ricoprendo spesso edifici
abbandonati e fatiscenti. L’uomo può contribuire a rendere il proprio ambiente
più sano e resiliente, piantando alberi, seminando fiori e piante. Varie sono le
tecniche per replicare le piante: la semina, la divisione dei ceppi, l’innesto,
la talea, la margotta, in ogni caso tutti sono sistemi più o meno complessi per
cercare di creare nuove piante, o per clonare la pianta madre. In questo
progetto abbiamo pensato di ispirarci alla tecnica della margotta, per
riprodurre e replicare le piante: carta da lucido e nylon saranno avvolti
intorno a rami e tronchi di albero per “emulare” metaforicamente la tecnica
della margotta. Alcune parti del tronco o dei rami saranno riprodotte con carta
da lucido, con immagini degli alberi del Giardino , e saranno disposte sul
giardino stesso, come “alberi replicati”.
Performance
DISPOSITIVI
MOBILI (abitomobile da conversazione) diManuela Mancioppi
L'intento è quello di creare una piccola comunità in movimento,
momenti di pausa e di dialogo, di relazione con l'altro attraverso l'utilizzo di
"sedie indossabili", "sedie da conversazione".
Sedie per potersi muovere nello spazio e affiancarsi ad altri nuclei di dialogo.
Riciclare abiti e "investire" le emozioni.
9 luglio – 28 agosto 2016
PROROGATA FINO AL 18 SETTEMBRE 2016
Azione partecipativa
venerdì 8 luglio ore 19:00
presso Piazza Cavour
Inaugurazione
sabato 9 luglio ore 19.00
Casa Giovanni Mannozzi | Corso Italia, 105 | San Giovanni Valdarno
Emanuela Baldi, Manuela Mancioppi, Tatiana Villani con un
intervento di Valentina Lapolla
a cura di Casa Masaccio arte contemporanea
con un testo critico di Matteo Innocenti
in collaborazione
con Associazione culturale Artforms (Prato)
Casa Masaccio Centro per l'Arte
Contemporanea nell'ambito del sostegno alla produzione e alla valorizzazione di
un'artista presente nella Collezione Comunale di Arte Contemporanea (Manuela
Mancioppi) ospita negli spazi di Casa Giovanni Mannozzi, in collaborazione con
Associazione culturale Artforms (Prato) e con il supporto di Textmoda Tessuti
(Prato), l'installazione FUORI DAL TRECCIATO (DENTRO CASA MANNOZZI) Le
relazioni prendono forma.
Emanuela Baldi, Manuela Mancioppi
e Tatiana Villani sono coautrici di un progetto che si costituisce come un
intreccio di fili e tessuti recuperati che divengono un racconto di comunità
che si genera e ri-genera continuamente grazie alle diverse occasioni in cui
viene allestito e condiviso. FUORI DAL TRECCIATO è un intervento a più livelli, una
micro-contaminazione dello spazio, un espediente per intrecciare conoscenze
reciproche e aprire lo spazio privato verso la città. Casa Giovanni Mannozzi,
sededella Collezione Comunale di Arte
Contemporanea, sarà in questa occasione il luogo espositivo di un lavoro fatto
a più mani che aderirà alla struttura medievale del palazzo attraverso un
percorso dallo sviluppo verticale che intende ridurre ai minimi termini la
distanza tra interno ed esterno.
L'installazione
porta in sé il ricordo di lavori manuali e dell'azione partecipativa che l'ha
generata e costituisce un modello infinito, espandibile e senza fine capace di
inglobare e rileggere diverse esperienze e azioni. In quest'ottica l'opera
accoglie Chincaglierie, l'intervento di Valentina Lapolla
che rilegge la traccia acustica frutto della registrazione di tutte le fasi di
lavorazione permettendo all'energia prodotta in FUORI DAL TRECCIATOdi fluire e modificarsi.
L'inaugurazione
di sabato 9 luglio sarà anticipata venerdì 8 luglio dalle ore 19.00 in Piazza
Cavour da un'azione partecipativa che vuole coinvolgere la comunità di San
Giovanni Valdarno per realizzare nuove parti dell'installazione. Attraverso una
pratica relazionale mirata alla spettatorialità attiva e al coinvolgimento di
tutti (anziani, bambini, singoli e famiglie), le artiste invitano a creare
insieme 'intrecci e grovigli', simboli delle relazioni innescate tra i
partecipanti agli incontri e l'opera in evoluzione. Nel mese di luglio inoltre
le artiste attiveranno dei laboratori che saranno dedicati all'avvicinamento dei
ragazzi alle pratiche dell'arte contemporanea attraverso una modalità
partecipativa.
Come sottolinea
Matteo Innocenti in Four easy pieces, testo critico realizzato in
occasione della prima esposizione dell'opera: “FUORI DAL TRECCIATO
è un'azione normale che si conduce con atteggiamento normale, ed è proprio ciò
che con naturalezza ne scaturisce – lavorare insieme, conoscersi, parlare in
modo scherzoso o serio, assistere a qualcosa – a valere da testimonianza
eccezionale di una necessità attuale. Sentiamo il bisogno di ricostituirci, a
partire da comunità minime ma meglio partecipate in cui l’identità dell’uno si
senta attratta, e non sopraffatta, dalla moltitudine che le consegue. Potremmo
notare come le intenzioni generali della politica a riguardo delle integrazioni
siano il sommo dell’ipocrisia e come da esse non derivi alcun risultato, anche
quando vi si puntino attenzione e risorse; lo faremmo non per polemica sterile
ma per manifestare che un esito del tutto diverso hanno invece quelle azioni che
nascono dall’indipendenza dei singoli (noi): soltanto in una genuina interazione
lo scambio io-altro, qualsiasi siano le provenienze e gli interessi, trova modi,
facili o difficili che siano, di risolversi in qualcosa”.
L'installazione
FUORI DAL TRECCIATOè stataprodotta a cura di
Artforms, associazione culturale di Pamela Gori, Dominique Morellet e Rachel
Morellet, e presentata nel giugno 2015 presso Interno 8 a Prato.
Successivamente, maggio 2016, è stata esposta, a cura delle associazioni Momo e
Anna, al MuMat di Vernio nell'ambito di Opere Aperte 02 sotto il nome di
Intrecci e grovigli ed attualmente, fino al 17 luglio, èvisibile
in parte in DRESS CODEX, a cura di BAU, GAMC,
Viareggio.
PROGRAMMA ventesima edizione SERATE ILLUMINATE
/ PAC180
Venerdì 1 luglio 2016 ore 21.00 > 24.00
PAC180 interventi artistici:Mario
Apone, BD Project, Giovanni Bianchini, Buzz Kill Gallery, Mauro Lovi, Manuela
Mancioppi, Rachel Morellet, Alessandro Nucci, Rohling & Stephanie Baechler,
70m2, Simoncini-Tangi, Giacomo Verde, Tatiana Villani, Teatri Tra i Binari.
concerto:LA
BANDA CITTA’ DI LIVORNO
concerto:
Presentazione in anteprima del cd musicale “FINO ALL’ULTIMO MINUTO” LE MUSICHE DI
PIERO CIAMPI IN JAZZ/QUARTETTO
DI LIVORNO:Tony
Cattano, Andrea Pellegrini, Nino Pellegrini, Michele Vannucci.
concerto:SUREALISTAS
Sabato 2 luglio 2016 ore 21.00 > 24.00
PAC180
interventi artistici: Valigie Rosse presenta la graphic novel diDiego
BertellieSilvia
Rocchi, I
GIORNI DEL VINO E DELLE ROSE.
concerto:LA
BANDA LIBERA S.V.S.
concerto:ANTONIO
MALDESTROvincitore
Premio Ciampi 2013.
concerto:ROOTS
UNITEDCover Premio
Ciampi 2015
In collaborazione con: Premio
Ciampi, cooperativa sociale Brikke Brakke, Valigie Rosse Edizioni e Il Cane di
Zorro.
PAC180 >
Centro Residenziale Franco Basaglia Livorno
PAC180,
il Parco di Arte Contemporanea realizzato all’aperto, nel giardino storico del
Centro Residenziale Franco Basaglia di Livorno, diretto dalla Psichiatra Ivana
Bianco, nel quale, dal 1996, ogni anno nel primo week-end del mese di luglio si
organizza sotto la direzione artistica di Riccardo Bargellini, le SERATE
ILLUMINATE una manifestazione di due giorni che coinvolge sia gli utenti
psichiatrici che musicisti, performers, poeti e artisti di livello
internazionale e soprattutto, tantissimo pubblico. Non solo, dunque, il Centro
psichiatrico è aperto e chiunque può uscire, ma i cittadini sono invitati ad
entrare e a comprendere che quei cancelli non sono barriere e che la malattia
mentale, appunto, non decreta in nessun modo la pur minima oscillazione della
definizione di “uomo”, “donna”: “persona”. Ogni anno, quindi al PAC180 si
rinnova questo incontro, dove artisti di varie nazioni hanno l’occasione di
conoscersi, stare insieme per un breve periodo e misurare la propria sensibilità
artistica nel rispetto di un luogo abitato e vissuto dai pazienti del Centro
Basaglia. Per gli Artisti invitati è un impegno non facile ma che alla fine da
grande soddisfazione perché il loro contributo artistico rende il Centro
Basaglia un luogo più vivibile. A distanza di oltre 30 anni dalla legge 180 le
idee di Basaglia non sono morte con lui, anche se sempre più spesso la legge
(mai perfettamente applicata e sicuramente migliorabile) viene attaccata, esiste
ancora la convinzione che il dialogo, l’ascolto e l’arte siano la miglior
medicina per la buona salute di tutti noi.
Nei pittoreschi locali della
Fornace Pasquinucci, in Piazza Raffaello Dori a Capraia Fiorentina (Firenze),
dal 24 al 26 giugno, il Collettivo SUPERAZIONE (Barbara Fluvi, Silvia Mordini,
Murat Onol, Giacomo Verde), ha
organizzato una tre giorni dedicata alla performance art sul tema della
Re.si.lien.za: la capacità di un materiale, una comunità o un sistema ecologico
di resistere agli “urti” o di rigenerarsi dopo un eventotraumatico.
Dopo una open call
internazionale sono stati selezionati, tra le diverse proposte pervenute,
quattro artisti: Enzo Correnti, Ina Ripari, tekiuen e Nicolas
Vamvouklis. Altri cinque artisti sono
stati invece invitati per le loro diverse ed esemplari esperienze nel campo
della performance: Rosaria Lo Russo, Luca De Silva, Manuela Mancioppi, Fulgor
Silvi e la coppia Simoncini.Tangi.
Altri importanti esempi di performing art saranno infine mostrati attraverso i
video di altri affermati performers come Franko B, il Gruppo Sinestetico e LIUBA
che interverrà anche in videoconferenza per illustrare la propria attività. Il
filosofo Lorenzo Poggi interverrà con una conferenza sulla performance.
Come la
Terra anche la società e il mondo dell'arte sono in continua mutazione, ed in un
clima generale di crisi, che fa da cornice al presente, è lecito chiedersi se le
leggi che hanno regolato il mercato, legando a doppio nodo domanda ed offerta,
risultino ancora sostenibili. È auspicabile parlare di resilienza rispetto a
tale condizione o è preferibile mutare l'habitat in cui operiamo?
Programma 3DAYS PERFORMING ART
- 24/25/26 giugno 2016
Ven. 24 giu - h. 20:30
Simoncini.Tangi / Barbara
Fluvi / Lorenzo Poggi / Rosaria Lo Russo
Giacomo Verde / Murat Onol /
Franko B (video)
Sab. 25 giu - h. 17:00
Nicolas Vamvouklis / Ina Ripari / ManuelaMancioppi
Luca De Silva / Fulgor Silvi / Enzo Correnti
- h. 21:30 in video
LIUBA / Gruppo Sinestetico
Dom. 26 giu - h. 17:00
tekiuen / performance dei workshop di Verde Onol / Rosaria Lo
Russo
Il programma della tre giorni
sarà inaugurato venerdì 24 giugno, alle ore 20:30, con una performance
dei Simoncini.Tangi. Seguirà una breve conferenza del filosofo Lorenzo Poggi su
“Il fascino della performance”. Sarà quindi la volta del reading della poetessa
Rosaria Lo Russo con i video fondali di Giacomo Verde e delle azioni di Murat
Onol e Barbara Fluvi. Concluderà la serata una selezione video del perturbante
artista anglo-italiano Franko B.
Sabato 25 giugno si potrà assistere, dalle ore 17:00, alle diverse
azioni di Nicolas Vamvouklis, Enzo Correnti, Ina Ripari, Luca De Silva, Manuela
Mancioppi e Fulgor Silvi. Si potranno così confrontare diverse poetiche e modi
di interpretare la performing art in un incontro tra diverse generazioni nei
suggestivi spazi della Fornace Pasquinucci. Alle 21:00 ci sarà la
videoconferenza con l'artista LIUBA, che ha fatto della documentazione video-creativa
una componente importante della sua arte, come per l'accattivante Gruppo
Sinestetico. Di entrambe le esperienze si vedranno i video durante la serata.
A chiusura
dell'evento, domenica 26 Giugno, dalle ore 17:00, l'azione rigeneratrice
di tekiuen e la presentazione delle performance ideate nei due workshop tenuti
da Giacomo Verde / Murat Onol e da Rosaria lo Russo durante la tre giorni.
Sabato 18 giugno presso la Galleria d’Arte
Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” di Viareggio verrà presentato in
anteprima il numero Tredici della rivista d’autoreBAU
Contenitore di Cultura Contemporaneae
verrà inaugurata l’esposizione multimedialeDRESS
CODEX urgenze contemporanee in veste di rivista(fino
al 17 luglio).
La singolare
pubblicazione “in scatola” prodotta dall’associazione no profit BAU di
Viareggio, realizzata in sinergia con la storica azienda tessile Bonotto Spa, èincentrata
quest’anno sul tema dell’abito d’artista e raccoglie, in edizione di 150 copie,
opere originali nel grande formato A2 (cm. 42 x 60) di oltre sessanta autori
internazionali attivi nelle più diverse discipline, dalla poesia visiva al
design alla videoarte.
La mostra
comprende le opere diBAU
Tredici, una selezione dal progettoRosso
di Donna/1522curato da
Alessandra Borsetti Venier e altri lavori visuali e installazioni inedite che
esplorano l’ambito dell’abbigliamento creativo,un
vasto territorio la cui ricca tradizione spazia dagli stravaganti capi Dada e
Futuristi fino alle estrose vesti di scena di musicisti come David Bowie e Lady
Gaga o alle creazioni di stilisti fuoriclasse come Gianfranco Ferrè e Alexander
McQueen. BAU ha sollecitato un’indagine sull’indumento nelle sue più disparate
applicazioni, sia dal punto di vista dei materiali impiegati che
dell’innovazione e dei processi sociali attivati.DRESS
CODEXpropone quindiun
“codice d’abbigliamento” del tutto fantastico, che non esprime l’obbligo di
adeguarsi a norme rigide bensì al contrario auspica proposteinsolite,
utopiche e visionarie sull’universo dell’abito.
L’inaugurazione
della mostraDRESS CODEX(dalle
ore 15.30, con ingresso libero e apertura straordinaria fino alle ore 23.00)sarà
seguita dallapresentazione della
rivistaBAU Contenitore di
Cultura Contemporaneaa cura
della redazione (ore 17.30-19.30). Introdotto dall’Assessore alla Creatività,
Rossella Martina e dal Direttore Scientifico della GAMC, Alessandra Belluomini
Pucci, l’evento comprenderà un “defilé artistico”in
cui svariati autori diBAU
Tredicisfileranno indossando i
loro capi creativi, oltre alle performancedegli
ospiti speciali: il poeta sperimentale Sarenco, la compositrice elettronica
Amelie Duchow, il gruppo post-punk Klam e la cantautrice Verdiana Raw.
Gli autori di BAU Tredici:
Andrea Abati, Aboutiful, Paolo
Albani, Silvia Ancillotti,Fernando
Andolcetti, Stella Bach,Nora
Bachel, Nanni Balestrini, Vittore Baroni, Golnaz Bashiri, Anna Valeria Borsari,
Antonino Bove,Luca
Brocchini,Myriam Cappelletti,Andrea
Chiarantini,Weixin
Chong,Cosimo
Cimino,Massimo
Cittadini,Carla
Crosio,GianLuca
Cupisti, Anne & Mario Daniele,Jakob
De Chirico, Luca De Silva,Gabriele
Dini,Graziano
Dovichi,Amelie
Duchow, Laura V.d.B. Facchini, Barbara Fluvi, ForA, Monica Fossi Giannozzi,
Ingrid Gaier, Annaklara Galli,Carlo
Galli, Delio Gennai,Chiara
Giorgetti, Gumdesign, Valentina Lapolla,LeRusco,Margherita
Levo Rosenberg,Lolamur,Claudia-Marie
Luenig,Marcantonio
Lunardi,Ruggero
Maggi,Manuela
Mancioppi,Ubaldo
Molesti,Rachel
Morellet,Gertrude
Moser-Wagner,Mario
Mulas, Murat Önol,Virginia
Panichi, Guido Peruz, Lamberto Pignotti,Giorgio
Poli,ProgettoUtopia,Quek
& Cambrai,Claudio
Romeo,Massimo
Salvoni,Sergio
Sansevrino,Sarenco,Eva
Sauer,Gue
Schmidt,Simoncini.Tangi,Lorena
Sireno, Serena Tani, Nicola Felice Torcoli,Päivi
Vähälä,Tommaso
Vassalle,Giacomo
Verde,Elisa
Zadi, Lucrezia Zaffarano.
Altri artisti in mostra:
Said Atabekov,Emanuela
Baldi,Alessandra
Borsetti Venier, Gloria Campriani, Carlo Cantini, Cinzio Cavallarin,Guglielmo
Achille Cavellini (Archivio Carlo Palli),Antonio
Ciarallo, Adolfina De Stefani, Gianni Dorigo, Mirella Ferrari, Kiki Franceschi,
Caroline Gallois, Cristina Gozzini, Kappa,Bruno
Larini, Elena Marini,Luca
Matti, Lisa Nocentini,Rita
Pedullà, Rosali Schweizer, Gianna Scoino, Giuseppe Secchi, Kinichi Tanaka, Elena
Trissino, Stefano Turrini,Tatiana
Villani.
Testi:
Vittore Baroni, Massimo
Bianchini/Aboutiful, Antonino Bove, Luca Brocchini, Francesca Cattoi, Andrea B.
Del Guercio,Alessio Guano,Patrizio
Peterlini, Maurizio Marco Tozzi,Helena
Velena.
La grafica
del Contenitore di Cultura Contemporanea e dell’allestimento mostra è di
Gumdesign.
Orario: giugno - 15.30 / 19.30 - luglio: 18:00 / 23.00 - chiuso il lunedì
L’associazione
BAUè
nata a Viareggio nel 2004 ad opera di un gruppo di autori con esperienze
decennali quali operatori nell’ambito della ricerca artistica. Approdata in
numerosi musei, biblioteche e collezioni internazionali, dal Mart di Rovereto
alla Tate Modern di Londra,BAU
Contenitore di Cultura Contemporaneaè
una delle più originali e significative pubblicazioni d’artista attive oggi in
Italia, prodotta annualmente in edizioni limitate con contributi originali
numerati e firmati di numerosi autori internazionali. BAU ha coinvolto dal 2004
oltre settecento partecipanti da trenta nazioni (tra cui personaggi come Arturo
Schwarz, Edoardo Sanguineti, Emilio Isgrò, Julien Blaine, Ben Vautier), operanti
nellepiù diverse discipline, dalla
poesia sperimentale al libro d’artista, dalla musica alla video arte, dalla
fotografia alla performance.
GLI OSPITI
SARENCO
Nome d’arte di
Isaia Mabellini, nato a Vobarno (Brescia) nel 1945. Poeta, filmmaker, editore,
mercante, esploratore, artista totale. Tra le sue mostre più importanti:
Stedeljik Museum, Amsterdam, 1970; Documenta 5, Kassel, 1972; Biennale di
Venezia, 1972, 1975, 2001; Biennale di Siviglia, 2004;Fondazione
Mirò, Barcellona, 2004; Biennale di Malindi, 2006;Castello
Visconteo, Pavia, 2006. Ha pubblicato oltre sessanta libri, realizzato cinque
film proiettati in vari festival (Venezia, Québec, Trento, Montecatini,
Marsiglia, Parigi). PerDress
Codex, l’autore interpreterà il poema sonoro “Viva Babele (ti amo nelle 149
lingue del mondo che conosco)” e presenterà con la collaborazione di Elena
Marini un abito dell’artista uzbekistano Said Atabekov.
AMELIE DUCHOW
Nasce ad
Amburgo, si interessa di musica elettronica dai primi anni Novanta sviluppando
il propriopercorso artistico nella
scena di Monaco ed Amburgo.Nel
2007 in collaborazione con Marco Monfardini dà vita al progetto Schnitt, un
connubio artistico italo/tedesco scaturito dal comune interesse per il suono di
ricerca.Nel
2014 dà vita aTonstich,
un progetto basato sulla creazione di un abito sonoro, unaperformance
audio-video (presentata dal vivo aDress
Codex)
incentrata sulla realizzazione di un abito immaginario le cui caratteristiche
sono interamente affidate alle variabili del suono.Tonstichè
stato pubblicato da Sync in tiratura limitata su vinile.PerBAU
Tredici, Amelie ha prodotto il cdKleiderkonstruktion, una
composizione audio realizzata partendo dai parametri di costruzione del
cartamodello di un abito.www.amelieduchow.com
KLAM
I Klam sono
un quartetto post punk-shoegaze nato nel 2012: Luca Musetti (batteria,
tastiere), Alberto Rindi (chitarra), Tommaso Salvini (voce, chitarra), Valerio
Stivè (basso). Il loro primo album "Bleak" è stato pubblicato nel 2014 dalla
White Birch records. Del 2016 è la loro recente cassetta-ep "Concrete Vagina"
sull'americana Land Animal tapes.https://www.facebook.com/klamtheband/?fref=ts-https://klam.bandcamp.com/
VERDIANA RAW
Verdiana Raw(voce,
piano, violino) è cantautrice e performer, ventinovenne artista poliedrica e
completa che fonde passione e tecnica in una continua ricerca e crescita
attraverso il lavoro artistico, lo studio e le collaborazioni in svariate
discipline: musica, teatro, danza, pittura, poesia. Nel maggio 2016 ha
pubblicato per l’etichetta Pippola Music il suo secondo albumWhales
know the route,
a quattro anni dall’esordioMetaxy(Ark
Records). Nel mezzo tante collaborazioni artistiche in varie discipline e
l’esperienza della maternità che ha
accompagnato e segnato la sua crescita personale e artistica. Il nuovo album è
stato prodotto daPaolo
Favati(che collabora anche al basso)
con l’apporto diAntonio
Bacchi(chitarre),Fabio
Chiari(batteria),Erika
Giansanti(viola).www.verdianaraw.com
MANUELA MANCIOPPI |
ABITIAMO INSIEME (METTITINEIMIEIPANNI),
progetto BAU13 2016 + installazione
"Eccoti, dove eri? Ti stavo cercando. Mi sei mancato, non te ne andare, rimani
qui, condividi con me questi momenti, mettiti nei miei panni. Abita l'abito con
me, abitiamo insieme!"
Una proposta di
cartamodello rivisitato in scala 1:2 di un abito relazionale, con inserti in
tessuto stampato, cuciture con filo nero e rosso, intervento di scrittura a mano
con inchiostro nero.
Maglie di lana di recupero assemblate + due sedie
METTITINEIMIEIPANNI è un invito ad indossare una riflessione. Abiti usati si aprono, si
trasformano, si uniscono e si dilatano, creano condivisione di corpi e di
pensieri, di situazioni e di stati d’animo per nuovi percorsi migranti. Aver in
comune gioie e dolori, lo stare insieme. Dovresti provare a metterti nei
miei panni!
TEMPORARY
RELATIONSHIPS project 2011-2016
Temporary
Relationships
è un progetto relazionale in progress che nasce nel 2011 con delle sedute
temporanee, abiti-seduta "Temporary Seating", si sviluppa poi con abiti
relazionali pensati per il movimento "Temporary Moving", si trasforma, si
espande in più direzioni con le versioni "second skin" e "dark dream" del 2015.
Si attua attraverso l'utilizzo di abiti in
cotone o lana, realizzati attraverso il recupero di scarti industriali e abiti
usati, divengono abiti relazionali, da indossare e condividere tra
due-tre-quattro persone, "costrette" ad abitarsi, un progetto che si trasforma,
che prende corpo ogni volta che si relaziona. E' una proposta di riflessione e sviluppo intorno alla tematica
di relazione interpersonale e personale, rapporti e legami tra persone, nella
nostra realtà contemporanea, oggi, qui ed ora; è un progetto di indagine
relazionale e partecipativo, volto al coinvolgimento di tutti.
Misure variabili, tessuto.
Porzione dell'opera partecipativa
prodotta a cura di Artforms, associazione di Pamela Gori, Dominique Morellet e
Rachel Morellet, presso Interno 8 a partire da maggio 2015.
Installazione sonora, anelli dorati e argentati,
corde di chitarra, staffe, barre di alluminio, filo d’acciaio, perline,
dimensioni variabili, 2015.
“Fuori dal trecciato” è un'azione partecipata
che ha prodotto un'installazione dedicata in occasione dell'inaugurazione
dell'associazione Artforms in Interno 8. Le tre artiste – Emanuela Baldi,
Manuela Mancioppi, Tatiana Villani, per la prima volta coautrici di un progetto
- hanno ideato un percorso di relazione creativa, interpersonale e spaziale a
seguito dell’invito di Artforms, associazione pratese che si propone di
sviluppare progetti di scambio e interrelazione tra diversi soggetti. “Fuori dal
trecciato” è un intervento a più livelli, una micro-contaminazione dello spazio,
un espediente per intrecciare conoscenze reciproche e aprire lo spazio privato
verso la città. Per diverse giornate le artiste hanno lavorato ad una
co-creazione fatta di stracci e scarti della produzione del tessuto locale:
l’invito alla partecipazione per contribuire a creare l’opera è stato aperto a
tutti.
La registrazione sonora di tutte le fasi di
lavorazione è stata poi la base dell'opera Chincaglierie di Valentina Lapolla;
la traccia acustica di tutto il processo è stata trasformata, attraverso un
circuito elettronico basato su tecnologia open e realizzato appositamente, in
impulsi di vibrazione, i quali a loro volta attivano una serie di apparati che
producono suono attraverso il movimento di piccoli anelli e perline. In questo
modo si genera un segnale uditivo strutturalmente correlato al primo ma
completamente diverso, permettendo all'energia prodotta in Fuori dal Trecciato
di fluire e modificarsi.
In consultazione testo critico di Matteo
Innocenti e catalogo di Opere Aperte 02 Intrecci e Grovigli, Museo MuMat,
Vernio (PO).
a cura di
Lucilla Saccà in collaborazione con Špela Zidar
Percorsi Migranti, che nasce
dalle ricerche di Lucilla Saccà e Martha Canfield, presenta opere,
installazioni, performance e una rassegna di film e video, curata da Mario
Gorni. Gli spostamenti di massa dei popoli sono connaturati con la storia
stessa dell’umanità e riguardano drammaticamente anche i nostri giorni,
caratterizzati da migrazioni epocali, destinate a lasciare il segno nell’assetto
sociale e geografico del nostro continente. La vicenda della migrazione provoca
tragedie e sofferenze, ma anche, nel corso del tempo, rinnovamento e nascita di
nuove e vitali energie e di significative espressioni culturali. Percorsi
Migranti, che riunisce differenti generazioni e nazionalità, propone molteplici
analisi; gli artisti indagano sul dolore “dell’immediato” e invitano a
riflettere sulle complesse dinamiche storiche e culturali originate dal fenomeno
della migrazione. Questa mostra fa parte del progetto Chiostro in Azione, con
sede nel Chiostro di Levante dell’Università degli Studi di Firenze, ideato da
Floriana Tagliabue, Direttrice della Biblioteca Umanistica e curato da
Lucilla Saccà. Una nuova realtà espositiva, realizzata con la collaborazione di
Lucia Denarosi e Walter Scancarello, che è legata alla secolare
memoria del luogo che la ospita e che si propone, attraverso la produzione di
eventi culturali, la valorizzazione di un’area da restituire al pubblico
universitario e alla città di Firenze.
Opere: Enrico Bertelli, Miguel Fabruccini,
Cornelius
Gavril, Mauricio Lupini, Manuela Mancioppi, Florencia Martinez,
Luca Matti, Goran Micic, Francesco Niccolai, Pietro Riparbelli.
Rassegna video a cura di Mario Gorni : Fabrizio Ajello,
Yuri Ancarani, Ursula Biemann, Andrea D’Amore con Martino Chiti e
Ciboideale, Brigata es, Alessandra Caccia, Lorenzo Casali, Gianluca e
Massimiliano De Serio, Irene Dionisio, Zoè Gruni, Francesca Marconi,
Ottonella
Mocellin e Nicola Pellegrini, Adrian Paci, Studio Azzurro, Enzo Umbaca,
Franco
Vaccari, Italo Zuffi.
Appuntamenti:
sabato 4 giugno,
ore 18
Manuela Mancioppi, performance
relazionale, Mettitineimieipanni con la partecipazione di Sunugal.
sabato 11 giugno, ore 18
Dalla parte degli artisti: zone di confine e
terre promesse. Dibattito con Giulio Ciavoliello (Accademia di Brera), Mario
Gorni (Care Of) e Lucilla Saccà (Università di Firenze).
mercoledì 15 giugno, ore 18
Martha Canfield (Università di Firenze), Martin
Fierro, el gaucho come emblema e simbolo delle zone di confine.
Manuela Mancioppi |
METTITINEIMIEIPANNI
performance relazionalecon la partecipazione di Sunugal
4
Giugno 2016 ore 18.00
Fabbrica del Vapore | Sala delle Colonne
| via Procaccini 4 | Milano
METTITINEIMIEIPANNI è un invito ad indossare una riflessione. Nasce
appositamente per QUOTIDIANA|Spazi Aperti, abiti usati si aprono, si
trasformano, si uniscono e si dilatano, creano condivisione di corpi e di
pensieri, di situazioni e di stati d’animo per nuovi PERCORSI MIGRANTI. Aver in
comune gioie e dolori, lo stare insieme. Dovresti provare a metterti nei
miei panni!
TEMPORARY
RELATIONSHIPS project 2011-2016
Temporary
Relationships
è un progetto relazionale in progress che nasce nel 2011 con delle sedute
temporanee, abiti-seduta "Temporary Seating", si sviluppa poi con abiti
relazionali pensati per il movimento "Temporary Moving", si trasforma, si
espande in più direzioni con le versioni "second skin" e "dark dream" del 2015.
Si attua attraverso l'utilizzo di abiti in
cotone o lana, realizzati attraverso il recupero di scarti industriali e abiti
usati, divengono abiti relazionali, da indossare e condividere tra
due-tre-quattro persone, "costrette" ad abitarsi, un progetto che si trasforma,
che prende corpo ogni volta che si relaziona.E' una proposta di riflessione e sviluppo intorno alla tematica
di relazione interpersonale e personale, rapporti e legami tra persone, nella
nostra realtà contemporanea, oggi, qui ed ora; è un progetto di indagine
relazionale e partecipativo, volto al coinvolgimento di tutti.
-------------------------------------------------------------------------------------- In collaborazione con:
Care Of (Milano), Centro Luigi Pecci
(Prato), Centro Studi Jorge Eielson (Firenze), Galleria Il Ponte
(Firenze), Polifemo (Milano), Studio Azzurro (Milano), Sunugal
(Milano), Zona B (Firenze).
Un progetto
a cura delle Associazioni Momo e Anna, in collaborazione con Artforms
21 Maggio -
26 giugno 2016
Museo MuMaT –
Vernio (Prato)
inaugurazione sabato 21 maggio 2016 ore 16:30
Opere aperte intende
“aprire” gli oggetti conservati nel MuMaT- Museo delle Macchine Tessili di
Vernio collegandoli alla memoria del territorio, all'esperienza delle persone e
a progetti di arte contemporanea legati alle tematiche del ricordo, del tessile,
del lavoro coinvolgendo ogni anno artisti diversi.
PerOpere Aperte 02. Intrecci e
Grovigliil punto di partenza
è stato l'incontro tra il museo con i suoi macchinari e il percorso artistico di
Emanuela Baldi, Manuela Mancioppi e Tatiana Villani.
Con l’intento di estendere la loro opera verso l’ambiente e le persone, le
artiste hanno sviluppato la loro attività con un’azione partecipata che ha
coinvoltoanziani,bambini,
visitatori singoli, famiglie grazie all'arte dell'intrecciare.
Trecce fatte con tessutirecuperati
- come quelli che si lavoravano anticamente nelle fabbriche del territorio - e
bozzoli, coperti da fili e grovigli, che avvolgono e proteggono memorie e
oggetti,sono
diventati parte integrante dell’installazione.L’insieme
delle forme realizzate in momenti di forte condivisione sociale, sono così il
frutto della somma delle azioni, dei pensieri e delle parole di ogni persona che
ne ha preso parte.
La mostra inaugura il 21 maggio alle 16.30, negli spazi del museo MuMaT (ex
lanificio Meucci), e sarà visibile fino al 26 giugno negli orari di apertura del
museo.
Careof | Fabbrica del Vapore
_Via
Procaccini 4_Milano
Prima assoluta presentazione del libro in forma di azione TEN YEARS 2004-2014 Arte, educazione,
formazione, lavoro, spazio pubblico Ed. Postmedia Books, Milano, 2016 di
Dino Ferruzzi
e il progetto Io vedo, io guardo, a cura diAnnalisa
Cattanicon:
StudioMDT e Artforms (Prato)
Amini Roya, Simone Azzurrini, Emanuela Baldi, Claudio Beorchia, Enrico Bertelli,
Chiara Bettazzi, Nebojša Bogdanović, Andrea Buttazzo, Francesca Catastini,
Federico Cavallini, Lorenzo Cianchi, Carlo Colli, Cristiano Coppi, Leone
Contini, Amedeo Desideri, Daniela Di Maro, Raffaele Di Vaia, Elena El Asmar,
Barbara Simone Christine Fässler, Serena Fineschi, Simonetta Fratini, Lek M.
Gejloshi, Bernardo Giorgi, Yuki Ichihashi, Kinkaleri, Valentina Lapolla, Andrea
Lunardi, Luca Lupi,
Manuela Mancioppi,
Pietro Manzo, Marco Mazzoni, Franco Menicagli, Paolo Meoni, Marina Menti,
Moallaseconda, Rachel Morellet, Silvia Noferi, Manuel Perna, Cecco Ragni,
Simoncini.Tangi, Stefano Tondo, Bärbel Reinhard, Eva Sauer, Caterina Sbrana,
Senza Cornice (Caterina Toschi, Alessandra Acocella), stART_art projects (Spela
Zidar, Tijana Stankovic), Justin Randolph Thompson in collaborazione con Dre
Love, Patrizio Travagli, Massimiliano Turco, Tatiana Villani, Virginia Zanetti.
Novella Guerra (Imola)
Valeria Agostinelli, Lelio Aiello, Alessandro Ambrosini, Karin Andersen, Luciana
Andreani, Emanuela Ascari, a.titolo, Elisa Baldini, Maura Banfo, Katia Baraldi,
Fabrizio Basso, Lisa Mara Batacchi, Serra Bernhardt, Alessio Bertini, Francesca
Bertazzoni, Bianco Valente, Pea Brain, Marina Bolmini, Alessandro Broggi, Giulia
Caira, Chiara Camoni, Zefferina Castoldi, Umberto Cavenago, Federica Cimatti,
Valentina D’Accardi, Silvia Cini, Gianluca Codeghini, Mario Consiglio, Cane
Cotto, Ermanno Cristini, Giuseppe Dall’Osso, Valentina D’Accardi, Piero
Degiovanni, Paola Di Bello, Elisa Del Prete (Nosadelladue), Ettore Favini,
Emilio Fantin, Arianna Fantin, Irene Fenara, Franca Ferri, Pierluca Freschi,
Giovanni Gaggia (Casa Sponge), Paola Gaggiotti, Stefania Galegati Shines, Pietro
Gaglianò, Angel Moya Garcia, Marina Gasparini, Mario Gorni, Meri Gori, Valentina
Greco, Elena Grossi, Francesca Guerisoli, Cecilia Guida, Marianne Heier, Andrea
Inglese, Matteo Innocenti, Lucia Leuci, Liuba, Claudia Losi, Daniela Manzolli,
Massimo Marchetti, Michele Mariano, Ferdinando Mazzitelli, Ottonella Mocellin –
Nicola Pellegrini, Alessandro Moreschini, Carmine Mario Muliere (EQUIPèCO),
Museo Microcollection, Giancarlo Norese, Concetta Modica, Francesca Moretti,
Chiara Mu, Sabrina Muzi, Arabella Natalini, Cristina Pancini, Stefano W.
Pasquini, Alberta Pellacani, Chiara Pergola, Cesare Pietroiusti, Alessandra
Pioselli, Max Ponte, Anteo Radovan, Marco Rambaldi, Gedske Ramlov, Letizia
Renzini, Davide Rivalta, Fabrizio Rivola, Mili Romano, Dragoni Russo, Paola
Sabatti Bassini – Piero Almeoni (OsservatorioinOpera), Penzo-Fiore, Petri
Paselli, Marco Samorè, Gabi Scardi, Giovanni Luca Sciové, Petar Stanovic,
Annamaria Tina, Monalisa Tina, Adriana Torregrossa, Silvia Urbini, Paola Vacchi,
Marco Vaglieri, Cosimo Veneziano, Enrico Vezzi, Elisa Vladilo, Uliana Zanetti.
A distanza di circa due anni dalla chiusura forzata del CRAC dal Liceo Artistico
Bruno Munari di Cremona, il Centro pubblica nelle Edizioni Postmedia Books il
libro TEN YEARS 2004 – 2014 Arte, educazione, formazione, lavoro, spazio
pubblico di Dino Ferruzzi, un libro che documenta dieci anni di
ricerca/azione nel campo dell’arte contemporanea e della didattica. Il ricco apparato fotografico e i testi che
compongono il libro, sono stati concepiti come un insieme di pensieri raccolti
nel tempo, una narrazione a più mani, un accumulo di letture, suggestioni,
incontri, che tentano di rivelare e individuare, in maniera trasversale, i
contorni di una dimensione biopolitica dell’arte, dell’educazione, della
formazione, del lavoro e dello spazio pubblico. Oltre ai testi di Dino Ferruzzi e Gianna Paola
Machiavelli, fondatori del CRAC, il libro è arricchito dalle testimonianze di
Marcella Anglani, Katia Baraldi, Fabrizio Basso, Silvia Cini, Maurizio Coccia,
Emilio Fantin, Mario Gorni, Pablo Helguera, Giancarlo Norese,
OsservatorioinOpera (Piero Almeoni e Paola Sabatti Bassini), Luisa Perlo
a.titolo, Paolo Perticari, Mara Predicatori, Mili Romano, e da un’intervista di
Micol Costantini, studentessa al DAMS di Bologna, amici e artisti, curatori e
studiosi con cui sono stati condivisi più da vicino, momenti di studio, di
socialità e di operatività. La stampa del libro è stata possibile grazie
all’attivazione di una raccolta fondi dal basso, e da una serie di eventi che
hanno favorito il coinvolgimento diretto di tante persone, con cui abbiamo
condiviso collaborazioni virtuose e comuni interessi. Tutto è iniziato nel 2014 con il progetto Io vedo,
io guardo a cura di Annalisa Cattani, presentato per la prima volta a Novella
Guerra ad Imola, in occasione appunto del Re-birth day, parte del “Il Terzo
Paradiso” di Michelangelo Pistoletto e in seguito ospitato dagli studi di
Artforms e StudioMDT con sede a Prato, mediante la collaborazione della coppia
Simoncini-Tangi, con l’intento di rafforzare i concetti di solidarietà,
relazione e dialogo. Io vedo, io guardo è un evento espositivo
concepito come stand up e momento d’incontro sui temi di resistenza, rinascita e
impegno civile creativo a favore del CRAC di Cremona fondato da Dino Ferruzzi e
Gianna Paola Machiavelli, che nel 2014 è stato costretto a interrompere
l’attività decennale di esposizione, workshop e percorsi di formazione dei
giovani alla contemporaneità attraverso l’arte. La ragione principale di questo terzo incontro
ospitato da Careof, è la presentazione della pubblicazione dei dieci anni del
CRAC, fortemente voluta e promossa dallo stesso stand up che da motore trainante
diventa evento trainato. Il processo di reciproca tutela crea uno spazio di
continuità tramite rapporti di stima e percorsi di sperimentazione. Io vedo, io guardo sottolinea il margine di azione
limitato che ha spesso oggi ogni forma di resistenza (…) la volontà di
evidenziare che pur avendo sempre le mani legate continuiamo a guardare e a
vedere senza lasciarci sopraffare dall’indifferenza che tutto macina,
continuando a mettere in atto un impegno civile creativo.
Caratteri generali della presentazione-azione teach back è una performance sonora e
visiva che esige la partecipazione attiva del pubblico. L’idea è di attivare un luogo dove sperimentare in
forma dialogica, una “composizione” a più voci. Partendo dalla disomogeneità di base dei
partecipanti, si provocheranno interferenze creative costruite sulla soglia
degli accadimenti immediati, come succede con l’improvvisazione jazzistica.
I materiali degli artisti Con i materiali degli artisti non si vuole
costruire una mostra, ma un evento dalle presenze attive che interagiranno con
il pubblico e lo spazio sonoro.
Lo spazio d'azione Il luogo dell’azione è circolare, musicisti e
spettatori abiteranno il medesimo spazio. I materiali degli artisti taglieranno
lo spazio circolare occupandolo diagonalmente. I materiali saranno collocati a
parete o posati su vari supporti piani, e per quell'occasione potranno essere:
usati, toccati, esibiti, ricollocati, adottati. La Babylon Club Orchestra condotta da Massimo
Milesi interagirà in tempo reale con il pubblico presente e con le installazioni
video: Rovine di Dino Ferruzzi e frammenti di documentari tratti dal Processo ad
Eichmann in Israele, interviste a Ivan Illich, Don Lorenzo Milani e Paulo Freire.
La metodologia L'esigenza di questo tipo di comunicazione è parte
di una metodologia di lavoro che ha sempre caratterizzato il CRAC, una "prassi"
che predilige le forme inattese dell'improvvisazione, proprio come si usa fare
con il Jazz. Anche il libro è scritto utilizzando questa modalità. Nell’apparente precarietà delle configurazioni
della comunicazione, si ritrova tutta la processualità dell’esistente come atto
creativo.
Il CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea è nato nel 2004 all’interno del Liceo
Artistico Statale “Bruno Munari” di Cremona ad opera di Dino Ferruzzi e Gianna
Paola Machiavelli, entrambi artisti e insegnanti. Dal 2007 il CRAC si è
costituito associazione non profit.Il Centro ha operato nella scuola fino al 2014,
configurandosi come un progetto che ha tentato di coniugare e saldare la pratica
didattica con la ricerca delle arti visive, con l’obiettivo di dare vita a uno
spazio-scuola sperimentale, dove esercitare modelli educativi alternativi in un
clima di partecipazione attiva e condivisa. Sono stati curati eventi espositivi, convegni,
workshop, percorsi dedicati all’aggiornamento e alla formazione come forme di
riflessione e di azione intorno all’educativo e al fare dell’arte. Il Centro è stato un punto di riferimento, che ha
favorito pratiche di socializzazione attraverso momenti d’incontro-formazione
per giovani studenti e docenti che hanno collaborano con artisti, curatori ed
operatori culturali esperti d’arte contemporanea, al fine di creare momenti
comuni di studio, confronto e dialogo. Nel 2014 il CRAC ha cessato l’attività nel Liceo,
continuando ad operare all’esterno.
NOVELLA GUERRA è una casa realmente abitata e un centro di
residenze dal 2011 a Imola, in collegamento con il network per l’arte
contemporaneaundo.nete
Radio Città del Capo di Bologna. Il nome è quello della madre dell’artista
fondatrice Annalisa Cattani, alla cui memoria è dedicato, ma anche una
metaforica dichiarazione d’intenti. Qui si creano progetti site specific
permanenti o temporanei, ma soprattutto momenti di vita vissuta accomunati dalla
volontà di creare un luogo di residenza per promuovere forme di arte e di
sostenibilità indipendenti. Vive attraverso una fitta rete di collaborazioni di
artisti e curatori che partecipano attivamente e con continuità alle
programmazioni
Produzione: CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea – Cremona Azione performativa e video: Dino Ferruzzi Composizione sonora per il video Rovine: Angelo
Petronella Produzione sonora: Babylon Club Orchestra Curatela progetto Io vedo, io guardo: Annalisa
Cattani – Novella Guerra - Imola Con la collaborazione di: Careof – Milano,
StudioMDT e Artforms – Prato, Macapanto Scuola Popolare di Musica del Circolo
Arcipelago - Cremona
CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea associazione non profit Via Carlo Vittori 8 – 26100 Cremona +39 3477798839 crac.cremona@gmail.com
www.crac-cremona.org
Con la mostra
Quotidiana
curata da
Lucilla Saccà,
docente di Storia dell’Arte Contemporanea e realizzata con la collaborazione di
Martha Canfield,
docente di Letteratura Ispanoamericana e Presidente del Centro Studi Jorge
Eielson, continuano le iniziative del progetto Chiostro in Azione alla
Biblioteca Umanistica dell’Università degli Studi di Firenze.Il
filo conduttore di questa iniziativa è l’oggetto o meglio la rilettura che un
gruppo di artisti, di diversi ambiti e generazioni, ha compiuto sulla realtà
oggettuale circostante. Dall’inizio del ‘900 fino ai nostri giorni l’oggetto è
il grande protagonista della ricerca artistica, che lo ha indagato in soluzioni
molteplici come materiale, come strumento, come
simbolo, secondo nuove forme molto diverse dalla tradizionale sfera logica e
descrittiva. Secondo una linea creativa che si vuole assolutamente libera da
qualsiasi vincolo mimetico e funzionale, sono l’immaginazione e la sensibilità
creativa a dominare le singole interpretazioni: gli artisti prediligono di volta
in volta un messaggio antropologico, sensoriale, intellettuale o riferito ad un
contesto industriale.
Jorge Eielson,
artista e poeta, con
Codice sul volo degli uccelli
e sugli
annodamenti di Leonardo,
propone una duplice e complessa lettura; da un lato è evidente l'omaggio colto
al celebre artista-scienziato e ai valori della cultura universale, dall'altro
l'annodarsi della tela riconduce a prodotti artigianali, i quipus incas annodati
e coloratissimi, propri del Perù sua terra d'origine. Ritroviamo un doppio
codice elevato e colto e a volte strettamente connesso con le memorie della
cultura popolare anche in
Vittorio Tolu;
in
Autoritratti,
libro d'artista con pagine incollate, lo specchio coinvolge lo spettatore e lo
invita, riflettendosi, a superare il supporto, citando anche un preciso
riferimento all'operato di Lucio Fontana; nella serie delle Iconostasi, lunghi
bastoni capaci di assimilarsi a ogni sorta di mitici folletti, il riferimento
immediato, invece, è con le tematiche dell'antica tradizione contadina della
Sardegna. Anche
La Cova
di
Gianni Ruffi
vincola la sua storia alla memoria popolare, in questo caso la campagna toscana;
la saldatura concentrica e rigorosa delle trappole e la sagoma fine delle uova
in ferro, tuttavia, spostano l'opera verso un contesto più antinaturalistico e
più legato alla realtà industriale. Una lettura del mondo che vediamo esaltata
nelle opere in gomma di riciclo di
Luca Matti;
il suo
Aereonautico,
oscuro e sospeso tra le arcate del rinascimentale Chiostro di Levante, sembra
svilupparsi dal cielo plumbeo di sconfinate periferie ed evocare gli incubi di
certe sceneggiature B-movie. Sceglie, invece, il gusto per un'oggettualità
squisitamente tattile
Anna Rose,
che lavora con soffici capelli biondi, trattenuti da nastri di raso, dichiarata
metafora del femminile.
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Quotidiana/Spazi Aperti
a cura di
Špela Zidar
Spazi Aperti affiancano la programmazione con degli eventi collaterali che
spaziano tra le molteplici modalità di espressione artistica e culturale come
incontri, mostre, eventi, letture, proiezioni, performance e concerti e
intendono ogni volta diventare una piattaforma di scambio, di dibattito e di
approfondimento.
Corridoio Brunelleschi e Chiostro di Levante, giovedì 31 marzo 2016, ore
17:00: performance con
Enzo Minarelli
e
Martha Canfield,
Gli uccelli invisibili,
a partire da temi, registrazioni e testi poetici di
Jorge Eielson,
Saletta ex-presidenza, giovedì 31 marzo 2016, ore 17:00: Proiezione del
video-documentario,
San Fratello
20’ di
Fabrizio Ajello
2010, in cui siamo accompagnati alla ricerca delle origini di una tradizione
tipica di questa cittadina nel messinese, la processione pasquale che viene
tradizionalmente “disturbata” dai Giudei.
Sala Comparetti, venerdì 8 aprile 2016, ore 17:00: Dibattito con
Pietro Clemente,
Arte e Antropologia.
Chiostro di Levante, giovedì 14 aprile 2016, ore 18:00: Performance
Mettitineimieipanni,
di
Manuela Mancioppi,
origina nel bisogno di un'arte esperienziale, relazionale e performativa che
viene espressa attraverso un'indagine multisensoriale dello spazio, con
l’intervento attivo dello “spettattore”, per un coinvolgimento totale sul
territorio.
21 aprile 2016 ore 17,00,
Toccami,
giornata dedicata alla visita della mostra per non vedenti e ipovedenti.
Letture di
Serena Bedini
Finissage 29 aprile 2016, ore 17:30: evento a cura del Centro Studi Jorge
Eielson,
Proteo mare,
omaggio speciale a
Jorge Eielson,
quadri e parole in movimento con
Emilio Giossi
e
Giovanna Galimberti Casarin.
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Partenariati e collaborazioni :
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
/
Centro Studi Jorge Eielson
/
Festival dei Popoli.
Info : 055-2757812 – 380-1468814 – 347-1840689 mail : infouma@uni.it
Quotidiana : 31 marzo – 29 aprile 2016
Orario : da lunedì a venerdì 15 – 19
sabato e domenica chiuso
la mattina su appuntamento.
Incontri con gli artisti nelle sale del
Museo Civico di Sansepolcro e
Pinacoteca Comunale di Città di Castello
A cura di Ilaria Margutti
MUSEO
CIVICO DI SANSEPOLCRO
FRANCESCO BOCCHINI
20 FEBBRAIO 2016 ORE 17,00
MANUELA MANCIOPPI
12 MARZO 2016 ORE
17,00
PINACOTECA COMUNALE DI CITTÁ DI CASTELLO
FEDERICO
GORI
27 FEBBRAIO
ORE 17,00
Il Museo Civico di Sansepolcro, Istituzione Museo Biblioteca e
Archivi Storici in collaborazione con Atlante Servizi Cultura e
Comune di Città di Castello
Giunge alla sesta edizione
il progetto a cura di Ilaria Margutti pensato per creare una relazione
comunicativa tra l’Arte Contemporanea e le opere esposte nel Museo.
Tre talenti contemporanei, selezionati sul territorio nazionale,
dialogano con i capolavori custoditi nelle sale del museo, per attivare con i
visitatori un dispositivo di osservazione del presente e del passato che possa
dar vita alla visione di un futuro.
Dal prossimo 20 febbraio, il Museo
Civico di Sansepolcro, l’Istituzione Museo Biblioteca e Archivi Storici, in
collaborazione con Atlante Cultura e la Pinacoteca Comunale di Città di
Castello, presenta “Incontri al Museo. Dialoghi al presente con l’arte”, a cura
di Ilaria Margutti, l’annuale appuntamento di incontri con gli artisti, giunto
alla sua sesta edizione.
Un progetto il cui obiettivo
è di rafforzare il valore dell’arte in un momento storico in cui si moltiplica
il dibattito sul ruolo che il patrimonio culturale deve giocare nella società
contemporanea.
Per questa sesta edizione degli “Incontri al Museo”, abbiamo
pensato di uscire dal territorio biturgense e attivare per la prima volta una
collaborazione con Atlante Servizi Cultura, che in occasione della mostra presso
la Pinacoteca Comunale di Città di Castello GOVERNARE IL CASO a cura di Marco
Pierini, ci permetterà di conoscere più da vicino l’opera di Federico Gori, uno
degli artisti ospiti.
Gli appuntamenti da non perdere
saranno tre:
Francesco Bocchini.
La Storia Naturale. Museo Civico Sansepolcro 20 febbraio.
Nato a Cesena nel 1969. La sua
operatività si è concentrata su lamiera e ferri smaltati per produrre macchine
di marchingegni elementari. Meccanismi, installazioni, teche e altro: lamiera di
ferro dipinta a olio, un lavoro in equilibrio tra ironia, mistero e dramma.
Dalla metà degli anni ’90 il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e
collettive in Italia e all’estero, in gallerie private e in spazi pubblici. Vive
e lavora a Gambettola (Cesena). Le sue opere sono già state esposte a
Sansepolcro nel 2015 presso lo spazio CasermArcheologica per la mostra
IDROPHILIA.
Federico Gori.
Terram Vertere. Pinacoteca Comunale Città di Castello 27 febbraio.
Nato a Prato nel 1977, studia
pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Alcune sue opere sono
attualmente esposte nella mostra GOVERNARE IL CASO - L’OPERA NEL SUO FARSI DAGLI
ANNI SESSANTA AI NOSTRI GIORNI, a cura di Marco Pierini, Pinacoteca Comunale di
Città di Castello, Perugia, aperta fino al 5 marzo 2016.
Le sue opere condividono il medesimo materiale costitutivo: il rame. Incise e
ossidate, le lastre assorbono l’impronta di elementi naturali, frammenti del
regno vegetale individuati e selezionati, impressi come in negativo con rispetto
delle forme e delle dimensioni e – quasi in seguito a un radicale processo di
essiccazione – privati di ogni qualità organica e trasformati in superfici
metalliche.
Manuela Mancioppi.
Temporary Relationships. Museo Civico Sansepolcro 12 marzo.
Artista in cerca di luoghi, territori, percorsi, aperture,
movimenti, cambiamenti, incontri e scambi attraverso l’utilizzo nomadico
dell’esperienza, della relazione, della partecipazione. Pone domande, raccoglie
testimonianze, utilizza il processo creativo come indagine sul vivere
contemporaneo attraverso performance, fotografie, video, installazioni.
"Chi vuole
indossare un abito relazionale con me? Ne ho tanti, per più tipologie
relazionali, per lo stretto contatto, per l’abbraccio obbligato, per la
condivisione a distanza, per movimenti e sedute, per uno,due, tre, quattro
persone, sono i Temporary Moving e i Temporary Seating, ma ci sono anche i
pul-LOVERS dal sottotitolo “nonpuoinonamarmi”. L’idea di nuovi incontri attivi,
dialoghi al presente con l’arte, con i corpi, condivisioni, azioni... rivolge il
mio pensiero al progetto relazionale da svolgere il 12 marzo a Sansepolcro.
ABITIAMO INSIEME." (Manuela Mancioppi)
Museo Civico di Sansepolcro, Via Niccolò Aggiunti
65, Sansepolcro (AR) tel. – fax:
+39 0575 732218; e-mail: museocivico@comune.sansepolcro.ar.it
Pinacoteca Comunale
di Città di Castello, Via della Cannoniera 22/a Città di Castello(PG)
tel +39 0758 554202
per info:
Ilaria Margutti +39 396442920
Atlante Servizi Cultura, Via Vittorio Emanuele
Orlando 24/bis, 06012 Città di Castello (PG)Tel.
+39 075 37 21 525 e-mail. atlanteservizi@libero.it
www.atlantecooperativa.it
Ingresso gratuito ai Musei nei giorni degli incontri
Ricomporre significa
mettere insieme i frammenti di qualcosa ritrovandone l'integrità, creare
coesione e unione fra di essi per ricostruire e ricostituire ciò che è separato,
mettendo insieme strumenti e ricerche nuove. Cercare la giusta coesione e unione
per ricomporre il migliore incastro dei tasselli è infatti un gesto che comporta
l'esplorazione di tutti i tentativi possibili e il coraggio della
sperimentazione. Ricomporre nuove modalità di interazione significa anche
risanare relazioni diverse. Partendo dai concetti di ambiente sociale e
ricomposizione, l’artista, concentra la riflessione sulla necessità primaria di
trovare nuove vie attraverso l'unione e il confronto, per ricostituire un nuovo
habitat comune, contro l'irrigidimento, la
chiusura mentale e l'individualismo. L'habitat da ricomporre è dunque l'immagine
che veicola il concetto di un ambiente in senso lato, un ambiente i cui
frammenti vanno ricongiunti per ritrovarne l'integrità attraverso la memoria, la
cultura, ma anche la sperimentazione, la collaborazione e la ricerca. Il concetto di ricomposizione rappresenta uno dei
punti focali del lavoro della Campriani, portato avanti negli anni attraverso
l'incessante sperimentazione e ricerca nel campo della fiber art e nella
continua trasformazione dei suoi lavori, che partono dal riciclo dei materiali
per creare una nuova realtà attraverso la capacità di osare e sperimentare, tra
effimero e materialità. L'artista utilizza il filo come simbolo della
propria identità e come mezzo di unione, con un'attenzione al gesto e allo
sviluppo del progetto per ottenere il risultato cercato, senza interesse per lo
strumento in sé, che ne fanno una vera e propria artista concettuale. Il suo
lavoro è perciò eclettico e utilizza mezzi diversi, dai quadri, alle
installazioni, ai video e alle performance, per focalizzare il concetto,
sperimentando e ricercando incessantemente nuove possibilità del contemporaneo.
In particolare la sua attenzione si concentra su tematiche legate alla sociologia e alla psicologia
sociale, come la riflessione sul concetto di bene comune e sulle nuove tendenze
dell'interazione sociale. A corredo della mostra verrà
realizzato un catalogo che racchiuderà, oltre alla riproduzione delle opere più
significative dell'intero percorso artistico di Gloria Campriani, e al testo del
curatore, saggi critici e brani dalle recensioni più importanti sul lavoro
dell'artista, nonché i contributi delle studentesse coinvolte nel progetto.
HABITAT, la ricomposizione è stato
promosso dal Comune di Certaldo (FI), Assessorato alla cultura
Con il patrocinio di: Regione
Toscana, Unione dei Comuni Circondario dell'Empolese Valdelsa, Città
Metropolitana di Firenze, Comune di Certaldo e CNA di Firenze
Direzione del progetto: Alessandra
Frosini e Gloria Campriani
Partner: CNA Firenze, Radio
Toscana, Filpucci gruppo industrie filati, Cioni Cornici, Agriturismo Poderi
Arcangelo, Sonia intimo e Autocarrozzeria Salvini
Aqua Aura, Alessandra Baldoni, Maria Rebecca Ballestra, Elisa Bertaglia,
Valentina Biasetti, Paolo Bini, Fosca Boggi, Marco Bolognesi, Patrizia Bonardi,
Giorgio Bormida, Stefano Cescon, Pierluca Cetera, Angelica Consoli, Fabrizio
Corbo, Francesca Della Toffola, Marco Demis, Nadia Galbiati, Cesare Galluzzo,
Lidia Giusto, Federica Gonnelli, Gabriele Grones, Asako Hishiki, Lemeh42,
Francesco Levi, Manuela Mancioppi, Vincenzo Marsiglia, Sabrina Milazzo, Rossella
Pezzino De Geronimo, Gianluca Quaglia, Camilla Rossi, Elisa Rossi, Alessandro
Saturno, Marcella Savino, Thomas Scalco, Matteo Suffriti, Giorgio Tentolini,
Rolando Tessadri, The Gahan Project, Manuela Toselli, Luca Zarattini.
Già dal titolo, il Premio rivela una dichiarazione d’intenti: dare visibilità e
contribuire alla promozione e all’arricchimento professionale dei propri
Associati, puntando all’eccellenza.
Terminati i lavori di selezione sui dossier candidati,la
Giuria*ha
individuato, per la mostra finale dell’ARTEAM
CUP 2015–
chesi
terrà a Venezia, dal 24 ottobre al 22 novembre 2015,
nella prestigiosa sede diOfficina
delle Zattere(Fondamenta
Nani, Dorsoduro 947), già sede delPadiglione
Nazionale del Guatemalache
condividerà con Arteam Cup l’ultimo mese della Biennale Arte 2015 –40
artisti Soci Arteam.
In occasione dell’opening di sabato24
ottobre, alle ore 17.00, si terrà un’azione performativa diManuela
Mancioppi, artista finalista all’Arteam Cup, dal titolo
TEMPORARY RELATIONSHIPSsecond
skin, VENEZIA 2015. Il progetto prevede una serie di
perfomances – in collaborazione con Simonetta Fratini, Elisa Prati, Angela Rosi,
Corinne Mazzoli e giovani del territorio – che coinvolgono gli abitanti di
Venezia e i partecipanti all’inaugurazione di Arteam Cup 2015.
In collaborazione con
Simonetta Fratini,
Elisa Prati,
Angela Rosi,
Alessandra Frosini,
Gloria Campriani,
Andrea Mensi,
Corinne Mazzoli,
Ilaria Salvagno,
Melania Cassan,
Marzia Avallone,
Margherita Masè,
Salomè Nascimento,
Francesca Fialdini,
Giulia Di Paola,
Federica Ceci.
“(…) L’artista ha invitato ad
indossare i suoi abiti relazionali, realizzati in tessuto stretch e di cotone
color carne, che permettono un’inusuale rapporto con l’altro: una stretta
convivenza che modifica la percezione spaziale. Le creazioni della Mancioppi,
infatti, spingono ad una coabitazione coatta due o più persone che vengono così
costrette ad avvicinarsi, aprirsi all’ascolto e condividere un percorso.
L’artista invita così all’incontro e alla possibilità di un avvicinamento
all’altro da leggersi come una possibilità di creazione di nuove comunità.”Serena
Trinchero
*Componenti della Giuria:
Luca Bochicchioè
nato a Belluno nel 1981. Si è laureato in Storia dell’arte contemporanea, ha
seguito il corso internazionale di Museologia all’École du Louvre e ha
conseguito il dottorato di ricerca in Arti, Spettacolo e Tecnologie Mutimediali
all’Università degli Studi di Genova. Presso lo stesso ateneo lavora come
ricercatore a progetto e fa parte del gruppo di ricerca dell’Archivio d’Arte
Contemporanea. Ha pubblicato saggi critici e scientifici in riviste e ha curato
diversi volumi sulla ceramica contemporanea. Dal 2011 cura il progetto Museo
Diffuso Albisola. Vive a Savona.
Antonio D’Amicoè
nato a Catania nel 1979, storico dell’arte e curatore. Osserva il contemporaneo
con uno sguardo costantemente orientato all’antico. Dalla teologia alla
psicologia, discipline approfondite nelle università di Palermo, Catania e
Milano, affonda i suoi studi nel fascino dell’identità artistica per scovare
cosa c’è dentro l’immagine, ricercando nel lavoro degli artisti la sinergia
creativa e indissolubile fra vita e arte. Laureato in storia dell’Arte moderna
presso l’Università della Calabria si è specializzato in storia della critica
d’arte presso l’Università Cattolica di Milano, città in cui vive. Insegna
storia dell’arte moderna presso l’Accademia di Belle arti di Cuneo e collabora
con istituzioni pubbliche, Fondazioni e musei italiani per i quali ha coordinato
e curato diverse mostre d’arte antica e contemporanea.
Matteo Galbiati(Monza,
1974) è critico e curatore d’arte. Collabora con gallerie, istituzioni e spazi
espositivi pubblici e privati per l’organizzazione, la curatela e la critica di
mostre, incontri e conferenze. È stato membro della giuria di diversi premi
artistici nazionali e internazionali come ilPremio
Artivisive San Fedelepromosso
dalla Fondazione San Fedele di Milano (dal 2004). È docente dei corsi diStoria
dell’Arteper il C.P.I.A. ex C.T.P. di Desio (MB) dal 2002; della Scuola
d’Arte “Federico Faruffini” di Sesto San Giovanni (MI) dal 2008; del Centro
Linguistico Culturale San Clemente di Brescia dal 2010. Per l’Accademia di Belle
Arti Santa Giulia di Brescia è docente del corsoSistema
Arte(2011-14) diFenomenologia
delle Arti Contemporaneee diFenomenologia
dell’Immaginedal 2014, diDidattica
dei Linguaggi Artisticidal
2015. Per l’I.T.S. Machina Lonati di Brescia è docente del corsoLinguaggi e
Ultime Tendenze delle Arti Visivedal
2012. Ha scritto articoli e recensioni per le riviste d’arte contemporanea. Dal
2013 è direttore Web e Digital della rivista ESPOARTE con la quale collabora dal
2005.
Anna Lisa Ghirardiè
nata nel 1974 a Salò (BS), dove vive e lavora. Laureata a Ca’ Foscari a Venezia
e specializzata alla Scuola di Specializzazione dell’Università di Padova in
Storia dell’arte e delle arti minori, dal 2000 è docente di Storia dell’Arte e
svolge attività di critica e curatela di arte contemporanea. È membro della
Commissione della Civica Raccolta del Disegno di Salò. Collabora con riviste
d’arte contemporanea.
Livia Savorelliè
nata nel 1975 ad Asti. Vive e lavora ad Albissola Marina (SV). Presidente
dell’Associazione Culturale Arteam, è Direttore Editoriale del magazine ESPOARTE
dal 2004.
Il 24 ottobre 2015 ha inaugurato la mostra finale dell’ARTEAM CUP 2015 a
Venezia, presso la sede di Officina delle Zattere (Fondamenta Nani, Dorsoduro
947), già sede del Padiglione Nazionale del Guatemala.
Durante il finissage della mostra, che si svolgeràdomenica
22 novembre 2015 a partire dalle ore 16, la Giuria proclamerài
vincitori assoluti delle due categorie Under e Over 30eil
vincitore assoluto dell’Arteam Cup 2015, scelti tra i 40 artisti
finalisti presenti in mostra. Saranno assegnati inoltrei
premi speciali delle Gallerie e dei Partner Tecnici:
Premio Speciale Officine
dell’Immagine
Premio Speciale L’Ariete artecontemporanea
Premio Speciale Sabrina Raffaghello
Premio Speciale Galleria Melesi
Premio Speciale Tiziana Severi Arte Contemporanea
Premio Speciale Galleria d’Arte Narciso
Premio “Albisola Artists in Residence” (a cura
dell’Associazione Culturale Gruppo ACCA Albisola)
Premio Speciale Stiler®
n.3 Premi Speciali Arteam
n.3 Premi Speciali Vanillaedizioni
n.10 Premi Tecnici Speciali MyTemplArt
Verrà inoltre assegnato unPremio
Speciale Facebook & Weball’artista
più votato online; la votazione sarà chiusa durante il finissage, per cui sarà
possibile votare fino all’ultimo istante a questo linkhttp://statictab.com/38vxnqo,
dopo aver cliccato “Mi Piace” sulla pagina o “Continua”*.
*ATTENZIONE: Per votare è necessario avere un account
Google ed essere già loggati. Per chi non riuscisse a votare qui, può farlo
direttamente da Google a questo link:http://goo.gl/forms/4sJwZKgNOL
Pierfrancesco Bigazzi, Giulia Efisi, Francesca es e Alberto
Giuliani, Arbër Elezi, Maria Gartner, Naresh Kumar, Lori Lako, Gianluca Leonardi,
Irene Lupi, Manuela Mancioppi, Gianluca Maver, Marco Pace, Luca Matti,
Elisabetta Senesi, Jonida Xherri, Casey Welldon.
Il
progetto CASA MASACCIO OPEN SPACE, nasce da una collaborazione tra Casa Masaccio
centro per l'arte contemporanea e l'Assessorato alle politiche giovanili del
Comune di San Giovanni Valdarno, e si presenta come un laboratorio per le arti
contemporanee che offre ai partecipanti un'occasione di confronto e di indagine
sul fare artistico, sfruttando il DNA effimero e in continua mutazione di Casa
Masaccio centro per l'arte contemporanea, da sempre connotato come uno spazio
aperto alle contaminazione e alle sperimentazioni.
I
tredici artisti selezionati, nati e/o formatesi professionalmente in Toscana,
oppure legati a San Giovanni Valdarno per brevi periodi di residenza, trovano
nel contesto della cittadina medievale uno spazio aperto all'incontro e allo
sviluppo di teorie e diversi approcci metodologici. Ai partecipanti è stata data
la possibilità di estendere l'invito ad un'artista che utilizza altri linguaggi
(poesia, cinema, musica) con il quale hanno un sentire comune, qualcuno che
possa allargare lo sguardo sull'idea di produzione, non legandola solo
all'aspetto propriamente estetico.
Ad
essere coinvolta è tutta la città di San Giovanni Valdarno, che si concederà
alla riflessione degli artisti che sapranno proporre nuovi interrogativi e far
scaturire nuove connessioni tra l'architettura medievale del centro storico e la
visione contemporanea. Il primo spazio ad essere investito da queste indagini
sarà Casa Masaccio, casa natale del famoso pittore, epicentro di questo
movimento centrifugo e critico non solo sul ruolo dell'artista nella società, ma
anche dell'immagine storica e storicizzata del Museo per dare priorità alla
socialità dell'arte.
L'iniziativa rientra a pieno titolo nella riflessione sviluppata da Casa
Masaccio rispetto alla propria missione. Negli ultimi anni l'istituzione ha
improntato la propria azione verso un impegno pubblico per l'arte contemporanea
nel tentativo di trasformare il museo (anche) in agenzia educativa, in luogo di
ricerca e di innovazione. L'idea di museo rappresentata da Casa Masaccio
abbraccia nuove concezioni che mirano all'interazione tra arte e società,
volendo intrecciare competenze umanistiche e competenze scientifico-tecnologiche
in modo che l'interesse istituzionale per l'arte contemporanea si ampli sino a
includere ambiti contigui.
CASA
MASACCIO OPEN SPACE, senza la volontà di creare una rassegna omogenea, pone in
dialogo diverse esperienze e linguaggi, che avranno modo di ibridarsi e
contaminarsi. Una nuova occasione di valorizzazione delle arti contemporanee,
con e per i giovani artisti del territorio, strutturata come un laboratorio di
creazione aperto al dibattito e al confronto interdisciplinare.
Si inaugura domenica 28 giugno alle ore 17,00
presso la GAMC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” di
Viareggio (ingresso libero) l’esposizione di arte contemporaneaLeo
Ex Machina, con la partecipazione di oltre cento
artisti internazionali chiamati a ideare, muovendosi tra funzionalità e
immaginazione, nuove “macchine leonardesche” ispirate al mito e alla
contemporaneità di Leonardo Da Vinci.
Il tema della “macchina” si è più volte
intersecato con l’arte contemporanea, dai Futuristi a Duchamp, da Fluxus alla
Net Art. L’iniziativa, curata dall’associazione culturale BAU di Viareggio in
collaborazione con la GAMC, si inserisce in questa prospettiva, coniugando il
genio leonardesco con problematiche attuali. L’esposizione coincide con la
pubblicazione e presentazione in anteprima del numero Dodici della singolare
rivista d’autoreBAU
Contenitore di Cultura Contemporanea, conart
direction di Gumdesign che cura anche il progetto grafico della mostra.
In aggiunta ai lavori di BAU Dodici,Leo
Ex Machinainclude
opere a tema leonardesco di numerosi artisti storici, per la prima volta esposti
in Versilia, provenienti dal Museo Ideale “Leonardo Da Vinci” di Vinci e dalla
Collezione Carlo Palli di Prato. Tra questi, figurano alcuni protagonisti di
primo piano della ricerca letteraria, artistica e performativa degli ultimi
decenni in ambito di Poesia Visiva, Arte Concettuale, Body Art, ecc., da Joseph
Beuys a Eugenio Miccini, da Hermann Nitsch a Orlan, da Nam June Paik a Stelarc.
Un percorso che coniuga in modo sorprendente arte e tecnologia, visionari
marchingegni e curiosità storiche.
Alcuni autori di BAU Dodici animeranno
l’inaugurazione con originali performance, azioni poetiche e video proiezioni.
Interverranno inoltre la dott.ssa Alessandra Belluomini Pucci (Responsabile GAMC),
lo storico dell’arte Alessandro Vezzosi (direttore del Museo Ideale “Leonardo Da
Vinci”), il collezionista Carlo Palli e la dott.ssa Laura Monaldi (saggista,
critico d’arte e archivista della Collezione Palli).
Performance e azioni
poetiche:Paolo
Albani,Ingegneria
fantastica|Leonardo
Bossio,No
Army|Antonino
BoveconIda
Terracciano,La
borsa di Mnemosine|Jakob
De Chirico,Marcel
Duchamp, Joseph Beuys, Pablo Picasso, figli di Leonardo da Vinci, emigrati ad
Amboise|ForA,P.O.M.A.|Kiki
Franceschi,Hollow
Men (Omaggio a T.S. Eliot)|I
Santini Del PreteconMassimo
Gentili,I
Santini Del Prete sub machina|Roberto
Rossini,Sandroing
- azione estetico rituale|Giacomo
Verde,Dimostrazione
del Marchingegno Elettronico EPAD.
Video proiezioni:Maurizio
Cesarini,The
White Shadow|Glauco
Di Sacco,Simmetrie
infrante |Danilo
Sergiampietri,Una
macchina che non fa un tubo|Emiliano
Zucchini,Capturing
Memories.
BAU
Associazione culturale no profit, nasce
nel 2004 a Viareggio ad opera di un gruppo di autori con esperienze
decennali quali operatori nell’ambito della ricerca artistica e attenti ai
multiformi aspetti della cultura del nostro tempo. In ambito locale e
mediante collaborazioni nazionali e internazionali, il progetto si è
rapidamente segnalato come vivace punto d’incontro per attivare dialoghi,
confronti e scambi ad ampio raggio tra le più varie discipline. BAU assembla
a cadenza annuale l’omonimo Contenitore
di Cultura Contemporanea,
un cofanetto in tiratura limitata che racchiude opere originali di numerosi
autori. La pubblicazione raccoglie l’eredità delle riviste d’artista e ad
assemblaggio degli anni Settanta-Ottanta, aggiungendo una originale
dimensione di lavoro di gruppo e di condivisione progettuale e di idee, che
si esplica anche nell’organizzazione di mostre, convegni ed eventi. In oltre
dieci anni, attraverso dodici numeri della rivista-laboratorio, la “rete” di
BAU ha coinvolto più di seicento autori da una trentina di nazioni. La
“scatola” BAU è presente in importanti Musei, Archivi, Fondazioni e
collezioni, dal MaRT di Rovereto alla Tate Modern di Londra al Paul Getty
Museum di Los Angeles. www.bauprogetto.net
Museo Ideale Leonardo Da Vinci
È il primo museo che tratta la complessità di Leonardo artista, scienziato,
inventore e designer anche in rapporto alla sua biografia, ai suoi territori
e alla sua attualità, realizzando in concreto le teorie del Museo
Immaginario. Inaugurato nel 1993, è stato ufficialmente riconosciuto Museo
d’Interesse Pubblico dalla Regione Toscana nel 1999. La collezione comprende
dipinti originali della bottega e scuola di Leonardo, strumenti del tempo di
Leonardo e della sua terra natale, rare incisioni; modelli ricostruiti ad
arte dai suoi progetti; meraviglie del Leonardismo (da cimeli d’epoca a due
autografi di Duchamp). Con il “Labirinto dei Vinci”, il “Sentiero di alberi
e fiori diversi” e il “Nodo infinito” ha iniziato la creazione del “Giardino
di Leonardo e dell’utopia” alle porte di Vinci. Momentaneamente costretto
alla chiusura, sta lavorando per poter riaprire; cura mostre in Italia e
dagli USA al Giappone. www.museoleonardo.it
Collezione Carlo Palli
Carlo Palli nasce a Prato nel 1938. Mercante d’arte, gallerista,
collezionista e fotografo. La sua vastissima collezione riguarda soprattutto
la Poesia Visiva, Gruppo ’70, Fluxus, Azionismo Viennese, Musicisti
fiorentini d’avanguardia, Nouveau Rèalisme, Scuola di Pistoia, Architettura
Radicale, Poetiche dell’Oggetto, Graffitismo e fotografi contemporanei. Nel
2006 ha effettuato una importante donazione al Centro per l’Arte
Contemporanea Luigi Pecci di Prato, che a sua volta ha dedicato una mostra e
un libro alla sua collezione. Nel 2013 il Kaohsiung Museum of Fine Arts di
Taiwan ha esposto l’intera collezione Fluxus dell’Archivio, in occasione del
50° anniversario del movimento. La raccolta Carlo Palli ha depositi in
comodato presso il MaRT di Rovereto, il Museo Novecento di Firenze, il
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, ecc. Nel 2013
l’Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con il Centro per
l’Arte Contemporanea Luigi Pecci e la Fondazione Cassa di Risparmio di
Prato, ha dedicato una monografia alla sua raccolta, curata da Lucilla
Saccà. pallicollection@gmail.com
Gli autori di BAU Dodici:
Andrea Abati | Demostenes Agrafiotis | Paolo Albani | Silvia Ancillotti |
Carlo Anzilotti | Fernando Andolcetti | Anna Banana & Miles
Long-Alexander | Vittore
Baroni | Pier Roberto Bassi | Massimo Biagi Miradario | Leonardo Bossio |
Antonino Bove | Luca Brocchini | Giancarlo
Cardini | Maurizio
Cesarini | Carl T. Chew | Codefra (Claudio Cosma - Paolo della Bella - Aldo
Frangioni) | Mario
Commone | Walter
Conti | Laura Correggioli | Nando Crippa | Gian
Luca Cupisti | Andrea
Dami | Jakob De Chirico | Adolfina De Stefani | Gabriele
Dini | Glauco
Di Sacco | Tamara Donati | Graziano Dovichi | Laura V.d.B. Facchini |
Fernanda Fedi | Giovanni
Fontana | Lorenzo
Fontanelli | ForA | Franco Fossi | Kiki Franceschi | Carlo Galli | Beatrice
Gallori | Delio Gennai | Massimo Giacon | Gino Gini | Andrea Granchi |
Caterina Gualco | Riccardo Guarneri | Gumdesign (Laura Fiaschi, Gabriele
Pardi) | Bruno Larini | Alessio Larocchi | Luigi Lazzerini | Jean-Jacques
Lebel | Gianluca
Lerici (Prof. Bad Trip) | Dario
Longo | Alessandro
Ludovico | Kasey MacMahon | Gustavo Maestre | Ruggero
Maggi |Manuela
Mancioppi
| Guglielmo Manenti | Paolo Masi | Martina Mazzotta | Lorenzo Menguzzato (Lome)
| Anastasia Mina | Laura Monaldi | Musicmaster
| Susanne
Neumann | Virginia
Panichi | Luca
Maria Patella | Cheryl Penn | Lamberto Pignotti | Guido Peruz | Alessandro
Poli | Giorgio Poli | Roberto Rossini | Massimo Salvoni | Sarenco |
Giandomenico Semeraro | Danilo Sergiampietri | Clarissa Spirit | Enrico
Sturani | Ida Terracciano | Andrea Tich | Ptrzia (TicTac) | Vittorio Tolu |
Caterina Tosoni | Sergio Traquandi | Tommaso Vassalle | Ben Vautier | Massimo
Veracini | Giacomo Verde | Ben
Zawalich | Emiliano
Zucchini.
Museo Ideale Leonardo Da Vinci (Vinci):
Marco Bagnoli | Joseph Beuys | Chen Ching-Yuan | Riccardo Dalisi | Pietro
Grossi | Franco Guerzoni | Agnese Sabato e Alessandro Vezzosi | Edoardo
Sanguineti e Marco Nereo Rotelli.
Collezione Carlo Palli (Prato):
Anna Banana | Mirella Bentivoglio | John Giorno | Nam June Paik | Jiři Kolář
| Eugenio Miccini | Larry Miller | Hermann Nitsch | Luciano Ori | Orlan |
Ben Patterson | Pavel Schmidt | Daniel Spoerri | Stelarc | Ben Vautier.
L'intenzione di tre artiste di estendere l'opera in modo concreto da sé
all'ambiente e verso gli altri. Lo strumento è l'intreccio; quanto stringe, ciò
che segna un punto, diventa essenziale alla costruzione di una trama (cittadina
e non solo): non una forma precisa ma un insieme di forme partendo da materiali
recuperati, che sarà nel corso del suo farsi e fino alla fine la somma delle
azioni, dei pensieri e delle parole di ogni persona che ne abbia preso parte.
“Fuori dal trecciato” è un'azione partecipata che produrrà una installazione
dedicata in occasione dell'inaugurazione dell'associazione Artforms in Interno
8.
Le
tre artiste – Emanuela Baldi, Manuela Mancioppi, Tatiana
Villani, per la prima volta coautrici di un progetto - ideano un percorso di
relazione creativa, interpersonale e spaziale a seguito dell’invito di
Artforms, associazione pratese che si propone di sviluppare progetti di
scambio e interrelazione tra diversi soggetti.
“Fuori dal trecciato” è un intervento a più livelli, una micro-contaminazione
dello spazio, un espediente per intrecciare conoscenze reciproche e aprire
Interno 8 verso la città.
Per diverse giornate le artiste lavoreranno ad una co-creazione fatta di stracci
e scarti della produzione del tessuto locale: l’invito alla partecipazione per
contribuire a creare l’opera è aperto a tutti.
Il progetto si avvale della collaborazione di Matteo Innocenti e verrà
accompagnato da un intervento di Valentina Lapolla.
Emanuela Baldi
Artista e coordinatrice di di Love Difference - Movimento Artistico per una
Politica Intermediterranea, opera attraverso laboratori sulla condivisione di
processi collettivi; iniziative “making together”; networking e competenze sulle
dinamiche di gruppo per i settori pubblico e privato; progetti artistici per il
dialogo tra le culture.
Manuela Mancioppi
Artista in cerca di luoghi, territori, percorsi, aperture, movimenti,
cambiamenti, incontri e scambi attraverso l'utilizzo nomadico dell'esperienza,
della relazione, della partecipazione. Pone domande, raccoglie testimonianze,
utilizza il processo creativo come indagine sul vivere contemporaneo attraverso
performance, fotografie, video, installazioni.
Tatiana Villani
Come artista si avvale di diversi medium (pittura, fotografia, installazione,
video, performance) per trattare tematiche inerenti all'uomo e al suo rapporto
con l'ambiente naturale e sociale. Il proprio bagaglio professionale spazia
dalle arti visive, al teatro, alla terapia artistica. Tra i recenti progetti
artistici personali: Metaproject (Zagabria), Sewing or sowing (Rajasthan),körperland
(università di Tor Vergata), Ho un sogno (Biennale Vancouver 2014/2016).
Come immergersi nella natura e nell’arte stimolati e condotti per
mano da una inusuale mostra, da un workshop immersivo e da un abito giardino?
Elena Salvini Pierallini
con l’esposizioneBULBI
TUNICATIpropone
la sua visione d’artista, esplorando il tema delle cipolle attraverso inusuali
prospettive.
Ines Romitti
con il workshopPOCKET
GARDENcrea un’esperienza
immersiva per realizzare un micro spazio in cui trasformare le proprie emozioni,
idee e sentimenti. Manuela Mancioppi
si inserirà conGIARDINO
IMMAGINARIO:
un abito camaleontico (Creabito)
ricoperto da “squame” che si trasforma con l’intervento del pubblico sui
frammenti di stoffa che lo compongono. La nuova pelle di questa performancein
progresssarà
un giardino immaginario mobile. Il corpo diviene mezzo di trasporto di idee.
Alle 18:00 alla Gallery del Caffè Letterario inaugurazione
della mostraVISITE
DI FOGLIEcurata
da Elda Torres per FOTO & FOTO con fotografie di Elena Salvini
Pierallini e Pierangelo Pierallini.
Keen
to enjoy an unusual experience of nature and art through the help of a quirky
exhibition, a hands-on workshop and a wearable garden? Elena
Salvini Pierallini
presents her artist’s practice in the exhibition BULBS
IN TUNICS,exploring
the theme of onions through unusual perspectives. Ines
Romitti
creates an immersive experience in the workshopPOCKET
GARDEN,
devising a micro space in which the participants will reflect upon their
emotions, ideas and feelings.
Manuela Mancioppi
will join the special event with herIMAGINARY
GARDEN:
a chameleon dress (Creabito) covered with “scales” will be changing through the
audience’s intervention on the fragments of cloth that compose it. A moving
imaginary garden will become the new skin of this performance in progress. The
body becomes a means to transfer ideas.
LEAF VISITS–
photography exhibition opening at the Caffè Letterario Gallery @6pm.
Curated by Elda Torres for PHOTO and PHOTO, Photographs by
Elena Salvini Pierallini and Pierangelo
Pierallini.
Giovedì
20 novembre 2014
ore
17.00
ingresso libero
Intervengono:
Alessandra Borsetti Venier
- Libri improbabili, performance |
Antonino Bove
- Cucina letteraria: condire le pietanze con romanzi e poesie, performance |
Graziano Dovichi
- Cantilena Web, composta da 53D in ordine crescente del 6 ottobre 2014 ore 8 e
23, azione sonora |
Luca Leggero
e
Tatiana Villani
- La prima volta, video |Manuela
Mancioppi-
Abiti relazionali, performance |
Massimo Mori
- Perdoindio, mantra di invocazione e mandala mobile, video |
Massimo Salvoni
- Conservationem et transfer, performance |
Giacomo Verde
- Artist=Zombie, performance.
Già approdata in numerosi musei, biblioteche e collezioni internazionali, dal
MART di Rovereto alla Tate Modern di Londra, BAU Contenitore di Cultura
Contemporanea, una delle più originali e significative pubblicazioni d’artista
attive oggi in Italia, presenterà giovedì 20 novembre presso l’Auditorium
del
Centro Luigi Pecci di Prato
il nuovo numero Undici A3D. Si tratta di una singolare “scatola d’autore”
formato UniA3 che raccoglie 53 piccole opere originali in tre dimensioni
(micro-sculture, oggetti poetici, libri d’artista, tracce d’affezione, ecc.) di
altrettanti artisti internazionali. La rivista ospita testi di critici d’arte e
direttori di musei quali
Valerio Dehò,
Duccio Dogheria,
Patrizio Peterlini,
Marco Pierini,
Maurizio Vanni,
Alessandro Vezzosi.
In undici anni di attività BAU ha coinvolto oltre 600 partecipanti da 30
nazioni, operanti nelle più diverse discipline: dalla poesia sperimentale alla
street art, dalla musica alla video-arte, dalla fotografia alla performance.
Alcuni autori di BAU A3D saranno presenti al Centro Pecci (dalle ore 17.00) con
proiezioni, performance e azioni poetiche. L’incontro, a cura della redazione di
BAU, sarà introdotto da comunicazioni di
Stefano Pezzato
(Responsabile di Area e Conservatore, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi
Pecci),
Valerio Dehò
(critico, curatore, direttore museo Merano Arte),
Attilio Maltinti
(presidente AParte, Associazione Pecci Arte),
Carlo Palli
(collezionista).
Gli autori di
BAU Undici A3D:
Paolo Albani
|
Silvia Ancillotti
|
Alain Arias-Misson
|
Artiere Fernando R,o,s,s,o,
|
Vittore Baroni
|
Carlo Battisti
|
Alessandra Borsetti Venier
|
Leonardo Bossio
|
Antonino Bove
|
Garni W. Bradley
|
Luca Brocchini
|
Delfina Camurati
|
Philip Corner
|
Mattia Crisci
|
GianLuca Cupisti
|
Jakob De Chirico
|
Teo De Palma
|
Gabriele Dini
|
Graziano Dovichi
& Tiziana Casini
|
Limbania Fieschi
|
Ignazio Fresu
|
H.R. Fricker
|
Carlo Galli
|
Beatrice Gallori
|
Alfredo Gioventù
|
Vincenzo Gogghi
|
Antonio Gomez
|
Gumdesign
|
Bruno Larini
|
Alessio Larocchi
|
Dario Longo
|
Tania Lorandi
|
Ruggero Maggi + K
|
Emanuele Magri
|
Manuela Mancioppi
|
Microcollection di Elisa Bollazzi
|
Fernando Montagner
|
Massimo Mori
|
Antonio Noia
|
Aryan Ozmaei
|
Mauro Panichella
|
Virginia Panichi
|
Mark Pawson
|
Guido Peruz con Paolo Vandrasch
|
Angelo Pretolani
|
Massimo Salvoni
|
Danilo Sergiampietri
|
Maurizio Marco Tozzi
|
Tommaso Vassalle
|
Giulia Vasta
|
Vinicio Venturi
|
Giacomo Verde
|
Emiliano Zucchini
Progetto grafico: Gumdesign
Informazioni:
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
- Viale della Repubblica, 277 - 59100 Prato - tel. 0574 5317 -www.centropecci.it-
info@centropecci.it
BAU Associazione Culturale
- via A. Pucci 106 - 55049 Viareggio - tel. 0584 944546
www.bauprogetto.net-
info@bauprogetto.net
La pubblicazione racconta il laboratorio a cura di Love Difference per
creare un’opera collettiva per Fabbrica Ginestra a Montevarchi(AR).
Partendo da materiali scartati, recuperati da industrie del territorio o dalle
soffitte i partecipanti realizzano pouf di diverse forme e dimensioni: comode
sedute per lo
spazio d’incontro di Fabbrica Ginestra. I partecipanti, attraverso l’esperienza
degli artisti invitati: Ludiko, Juan E. Sandoval & Antejardin,
Manuela Mancioppi, sperimentano secondo il metodo learning by doing -
l’imparare facendo - diverse tecniche di riuso dei materiali e di creazione
collettiva.
Fabbrica Ginestra è un incubatore di attività creative interconnesse con il
territorio, un soggetto promotore di conoscenza, un luogo dove sperimentare i
processi partecipati, un organismo di produzione di idee, arte e cultura che si
compone di una rete multidisciplinare di soggetti.
SVM trova collocazione presso le scale mobili di via Petri,
proponendosi come innovativo progetto d’arte urbana di grande seduzione visiva.
Artisti di fama nazionale ed internazionale, riflettono sul tema della scala
mobile, come trasporto sia materiale che mentale. Costituite dall’immediatezza
visiva della stampa digitale su grande formato, le opere si relazionano con il
luogo di passaggio, allo scopo di creare un legame concettuale tra lo spazio e
la sua percezione. Si punta all’interazione tra scale e persone, tra messaggio e
passaggio, per ridare multidirezionalità a ciò che in generale sembra avere solo
due sensi di marcia.
ATTRATTI DI STRADA
APPOSTAMENTI E INCURSIONI URBANE
SIMONETTA
FRATINI
MANUELA
MANCIOPPI
in ARTISTRADA 2012VIA DE’
NERI FIRENZE
06 Ottobre2012
2^ Edizionedella
Rassegna d’Arte Contemporanea all’apertoArtistrada,
organizzata dal Centro Commerciale Naturale di Via de' Neri di Firenze, con la
collaborazione della Confesercenti di Firenze.